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Chiara Gamberale: “Per dieci minuti”, la recensione

Per dieci minutiIl libro di Chiara Gamberale “Per dieci minuti” (Feltrinelli, pp. 201, € 16) nasce da un gioco che ha l’obiettivo di rompere gli schemi mentali, dai quali si orginano le abitudini che rendono monotono ogni attimo della nostra vita. Dalla noia alla paura. Dalla paura alla depressione il passo è breve. E allora, per rompere quello schema che sembra la nostra unica ancora di salvezza, perché non fare per dieci una cosa nuova, mai svolta prima? Un gioco semplice, quasi infantile, che però cambia a poco a poco la vita della protagonista che si chiama Chiara ed è una scrittrice, come la Gamberale. “Per dieci minuti” è un romanzo scorrevole e molto originale. Chiara, proprio perché è stata lasciata dal marito, che a Dublino ha incontrato un’altra donna, completamente diversa da lei, sta affrontando uno dei momenti più bui della sua vita; per la protagonista la separazione dall’unico uomo che abbia mai amato è come un lutto. Senza di lui nulla ha più senso. Ed è proprio nel momento di massima apatia che la sua psicanalista le consiglia il gioco dei dieci minuti. Un’esperienza unica che le fa acquisire, per un mese, consapevolezza di quello che è. Un viaggio coinvolgente che il lettore compie con Chiara, la quale comincia, minuto dopo minuto, a vedere le cose da una prospettiva diversa. Guarda con nuovi occhi la madre, una donna dalle tante risorse, va in palestra, cammina al contrario e riscopre il senso del Natale, trascorso per tanti anni all’Estero con il marito, che nel frattempo è tornato e dice di amarla, ma sostiene di essere anche tanto confuso. Chiara a 36 anni rivive così la magia delle nuove esperienze, senza le quali la nostra vita non avrebbe alcun senso. Ogni capitolo del libro ha la struttura di un diario, con le date e gli orari di alba e tramonto, forse proprio per evidenziare che ogni giornata è degna di essere vissuta. Che ne dite, lo facciamo anche noi questo gioco?

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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