A Roma si discute del Caravaggio segreto

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In Michelangelo Merisi da Caravaggio convivevano genio e follia, violenza e dolcezza, astuzia e ingenuità. Definito un artista facile all’ira, violento e volubile, Caravaggio era dotato di un grande talento che esprimeva nelle sue opere innovative, quasi moderne per la materia trattata. Elevava i poveri, le prostitute, i criminali a Santi, Madonne e angeli. Si può scoprire il senso profondo dell’Arte di Caravaggio solo guardando i suoi dipinti con un approccio analitico e scientifico. Come ha fatto lo storico dell’Arte Costantino D’Orazio nel saggio “Caravaggio segreto. I misteri nascosti nei suoi capolavori”, edito da Sperling & Kupfer. Un libro di 208 pagine fatto di immagini e parole; come per Leonardo e La Gioconda, un alone di mistero avvolge anche Caravaggio. Le fotografie pubblicate nel volume di D’Orazio saranno al centro di un incontro che si svolgerà a Roma, martedì 18 marzo 2014, alle 19, presso lo Spazio5 (via Crescenzio 99/d), diretto da Maurizio Riccardi. Durante la conferenza si affronteranno gli argomenti trattati nel libro con l’ausilio di un fotoracconto. D’Orazio dialogherà con Roberto Ippolito, scrittore, giornalista nonché direttore di “A tutto volume”, una kermesse che si svolge a Ragusa. I due esperti partiranno da alcuni interessanti domande, nate proprio esaminando le opere di Caravaggio, quali per esempio “San Matteo e l’Angelo”, di cui esiste una prima versione, “La morte della Vergine” o ancora “La Maddalena penitente”.

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