L’INSEGNANTE PERFETTO?

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Uno studente su cinque in Italia lascia la scuola dopo le medie. Dati allarmanti, che subiscono un’impennata in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia e che dovrebbero indurre l’opinione pubblica, in primis il sistema scolastico nazionale, a una riflessione, ponendosi delle domande per trovare soluzioni celeri, in quanto è impensabile che in una Nazione come la nostra possano ancora esistere, dopo 150 di unità, situazioni di questo tipo.

L’Italia cammina in prima, come si suol dire. Non ha cervelli, non ha forze giovani e, quando ci sono, si preferisce farle emigrare all’Estero. Centomila ragazzi “scappano” dalla scuola perché demotivati da una forma mentis stantia, basata su formule didattiche inadeguate per la gioventù di oggi. Chi insegna (per fortuna non tutti) non ha passione e, anziché trasmettere gli strumenti del vivere civile, preferisce impartire sterili nozioni. E a questo punto voglio raccontarvi una storia, la mia storia…

Avevo 11 anni, ero una ragazzina timida e magrolina che frequentava la prima media. Gli anni ovattati delle elementari erano ormai alle spalle e io, piccola bambina indifesa, ero alle prese con un nuovo percorso scolastico che si preannunciava più arduo del previsto proprio a causa di tutte quelle materie sconosciute. Lo ricordo ancora, grande e celeste, con le sue pagine candide come la neve, oggi ingiallite, in cui vedevo personaggi a cavallo, i mulini a vento di Cervantes e… gli eroi di Omero, uno su tutti Achille. E poi lui, il mio paladino: Don Chisciotte. Rivedo ancora l’insegnante di Lettere che, con fare sognante e gli occhiali poggiati sul naso, ci faceva sfogliare quella “preziosa” antologia, regalandomi quegli strumenti di cui parlavo prima. Lei, la professoressa A., ha stimolato la mia fantasia facendomi amare le materie letterarie tanto che a chi, molti anni più tardi, mi spronava a iscrivermi a Giurisprudeza, rispondevo con un deciso: “No grazie. Preferisco Lettere!” Ed è stata lei che mi ha fatto amare il giornalismo, oggi il mio unico e solo lavoro; il mio grande amore! Quindi se adesso esiste CulturaeCulture.it lo dobbiamo alla professoressa A.

Maria Ianniciello 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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