La Cultura è a portata di clic

©designsoliman - Fotolia.com
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Feuerbach affermava che quanto più si allarga la nostra conoscenza, più si restringe il numero delle persone la cui compagnia ci è gradita. La mente si allarga e di conseguenza le idee cambiano, si è meno predisposti e disposti a ragionare per stereotipi. Pertanto, la persona comincia a selezionare bene e meglio le sue amicizie. Logico, no? Eppure nella stragrande maggioranza dei casi il sapere incute timore. L’uomo è un essere sociale e, per paura dell’emarginazione, si adatta alla mentalità corrente, quella della massa.

Nel film Hurricane – Il grido dell’innocenza, Denzel Washington interpreta un pugile che viene arrestato per omicidio ma che è innocente. L’uomo, dopo alcune settimane in cella di isolamento, comincia a parlare con l’alter ego che vede e sente. Ha bisogno del contatto umano per riconoscersi e affermare se stesso. Ebbene, a ogni individuo accade la stessa cosa. Abbiamo bisogno degli altri, proprio come l’acqua e il cibo, e dunque temiamo che la comunità ci allontani, rinchiudendoci in una cella d’isolamento virtuale. Questa fobia generalmente non ci fa mai correre il rischio di fare e dire qualcosa d’impopolare… di diverso. Il desiderio di evitare ciò che più ci fa paura, cioè il giudizio sociale, per provare una gratificazione a breve termine, ci impedisce di capire che ci stiamo facendo del male, a lungo termine. Ora, la Cultura è l’essenza della vita; senza di essa l’uomo vivrebbe nelle caverne, non avrebbe medicine, né automobili, né aerei per spostarsi da un posto all’altro. Non potrebbe usufruire dell’immenso sapere tramandatoci da chi ha corso il rischio di avere pochi ma buoni amici. Gente che ci arricchisce, senza mai volerci tarpare le ali.

Oggi, più di ieri, possiamo usufruire liberamente della Cultura, perché basta un clic per avere accesso a quelle informazioni che ci rendono forse più soli nell’immediato ma sicuramente più ricchi a lungo termine. Facciamone uso!

m.i. 

 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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