A Milano in mostra i volti del Novecento, da Matisse a Bacon

Amedeo Modigliani Ritratto di Dédie, 1918 Olio su tela; 92 x 60 cm (AM 3974 P) © Service de la documentation photographique du MNAM - Centre Pompidou, MNAM-CCI/Dist. RMN-GP
Amedeo Modigliani Ritratto di Dédie, 1918
Olio su tela; 92 x 60 cm (AM 3974 P) © Service de la documentation photographique du MNAM – Centre Pompidou, MNAM-CCI/Dist. RMN-GP

Nel Mondo contemporaneo l’immagine dei volti e in particolare dei corpi ha preso il sopravvento, proprio perché l’uomo sente forte l’esigenza, da sempre, di lasciare una traccia di sé. Cosa si nasconderà dietro un volto? Sogni, gioie, ansie, paure, sensazioni? Dall’antico Egitto a oggi il ritratto e l’autoritratto hanno avuto un’importante funzione per l’umanità che ha potuto conoscere aspetti del passato e degli antenati altrimenti ignoti. Il 1900 è stato un secolo ambiguo e anche contraddittorio, per certi versi, perché in quel periodo se da un lato i regimi totalitari tentavano di distruggere l’individuo, dall’altro molte idee geniali stavano cambiando lo stile di vita e anche il modo di pensare dell’uomo moderno. La psicanalisi e la fotografia, apparentemente due discipline lontane, in realtà si diffusero proprio per soddisfare un unico bisogno: guardare l’altrove, da cui si originano le tragedie, oltrepassandolo. Da qui i reportage di guerra, da qui l’indagine psicoanalitica.

Nell’Arte, in particolare nel ritratto e nell’autoritratto, accadde l’inverso, perché sembrava affermarsi un mondo senza più volti, che è visibile nella mostra “I volti del ‘900. Da Matisse a Bacon. Capolavori dal Centre Pompidou” allestita al Palazzo Reale di Milano, dal 25 settembre 2013 al 9 febbraio 2014. Il percorso espositivo comprende ottanta ritratti e autoritratti del Novecento. Saranno esposte in particolare opere di Matisse, Bonnard, Modigliani, Magritte ma anche Suzanne Valadon, De Chirico, Picasso e altri artisti noti e meno noti.

 

La mostra– che è curata da Jean-Michel Bouhours- è organizzata dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale, MondoMostre e Skira editore, che ha editato il catalogo, con il Musée National d’Art Moderne- Centre Pompidou di Parigi. Dal percorso si evince, mediante le sue cinque sezioni, il bisogno dell’artista di conoscere se stesso attraverso il soggetto ritratto. E` il segno di un’epoca caratterizzata dalla ricerca dell’identità, negata dalle Guerre e dalla violenza. Il visitatore, dunque, partendo dai misteri dell’anima arriva ai ritratti dopo la fotografia, che si possono ammirare nell’ultima sezione, dove artisti, meno famosi, questa volta gareggiano per far emergere la personalità del soggetto.

 m.i.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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