Cena con delitto: recensione del film

Se avete intenzione di vedere Cena con Delitto – Knives Out (e ve lo consiglio vivamente, anche se non siete appassionati di Agatha Christie e dei gialli in generale), vi suggerisco di sedervi comodamente sulla poltrona e di non farvi ingannare dai primi venti minuti. Anzi, vi dirò di più: osservate attentamente tutti i dettagli, aprite le orecchie e ascoltate ciò che i personaggi dicono. Non distraetevi. Dove trovate? Su Netflix, Prime Video, TV Vision e Now TV Italy in abbonamento, su YouTube, Google Play Film e Apple Tv a noleggio. Il 9 novembre 2022 è in programmazione su Rai 1, in prima serata.

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Cena con delitto: recensione

Con degli ottimi campi-controcampi il regista Rian Johnson – che ha scritto anche la sceneggiatura – dà subito la parola agli interlocutori ampliando più volte lo sguardo, con soggettive e qualche simi-soggettiva per darci i vari punti di vista. L’ambiente, dove si sono svolti i fatti, è un’agiata abitazione di campagna, nascosta nella vegetazione. Il proprietario è Harlan Thrombey (Christopher Plummer), un famoso e ricco scrittore di thriller che viene trovato morto dalla sua infermiera, Marta Cabrera (Ana de Armas), in circostanze misteriose dopo aver festeggiato il suo ottantacinquesimo compleanno proprio con una cena.

Secondo la polizia locale, si tratterebbe di un suicidio ma sulla scena del crimine compare lui: Benoit Blanc (Daniel Greg) che è stato ingaggiato da uno sconosciuto per risolvere il caso. Secondo il noto detective, invece, non c’è dubbio che si tratti di omicidio e, dunque, bisogna trovare il colpevole in un contesto dove tutti (tranne una persona) sanno mentire.

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Un film classico…

Il regista gira un film classico nello stile e nella scelta dei soliti tipi umani ma molto moderno nei contenuti. Rievocando film come Assassinio sull’Oriente Express, Cena con delitto offre diversi spunti di riflessione. La lotta per la cospicua eredità, il bisogno dello scrittore di responsabilizzare i figli e i nipoti, che hanno avuto vita facile proprio grazie al suo talento, nonché il tema dell’emigrazione clandestina sono l’asse portante di tutto il film. Ma nulla è come appare, tutto può accadere e ciascuno potrebbe avere un suo movente.

Intanto il campo d’azione con i suoi chiaro-scuri contribuisce a creare pathos e mistero in contrapposizione agli abiti colorati dei pittoreschi personaggi. Ciascun componente di questa ricca famiglia, si mostra difatti diverso da ciò che è in realtà. Il rancore viene quindi celato dai volti sorridenti, dalle parole di circostanza e dall’idea che per esistere devi apparire in un certo modo. Harlan ne è consapevole e le sue scelte saranno molto ponderate creando scompiglio e acuendo i conflitti celati che escono allo scoperto con parole taglienti quanto i coltelli che vediamo proprio durante l’interrogatorio, dietro ciascun personaggio.

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Cena con delitto è insomma un film davvero avvincente, che diverte con gusto ed eleganza anche grazie ad un cast esilarante, da Daniel Craig a Toni Collette, da Jamie Lee Curtis ad Ana de Armas e Chris Evans, da Don Johnson e Michael Shannon a LaKeith Stanfield. Purtroppo posso svelarvi molto poco per non rovinarvi il gusto della sorpresa. Concludo con il suggerirvi di non farvi ingannare dal titolo. Non si vedono pietanze, né tavole imbandite nella pellicola. Le sequenze sono girate sia in ambienti esterni che interni, in modo alquanto dinamico, e i dialoghi sono brillanti, divertenti, sagaci. Come la mente del regista che ha creato questo giallo. Da non perdere! (Recensione di Maria Ianniciello)

Articolo pubblicato il 15 dicembre 2019 alle 18.33 per la prima volta e aggiornato il 9 novembre 2022, alle 9.38.

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