NAPOLI TEATRO FESTIVAL 2012

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Il Napoli Teatro Festival, che come ogni anno ha riscosso un grandissimo successo, si avvia alla conclusione della prima parte. Domani, 24 giugno 2012, ci sarà la chiusura della sessione di giugno, iniziata il 7. La manifestazione riprenderà dal 25 al 30 settembre. Giunto alla quinta edizione, il Napoli Teatro Festival è firmato interamente dal Direttore Artistico Luca De Fusco, che non ha nascosto la grande ambizione del suo progetto: arrivare prima o poi ad equipararsi al grande Festival di Bogotà, che si sta svolgendo in questi giorni e che costituisce da decenni una fondamentale vetrina internazionale per le compagnie di tutto il mondo.

Durante i 24 giorni del festival, le circa 110 rappresentazioni si muoveranno infatti in 17 luoghi diversi fra teatri tradizionali, strade di Napoli, bus e appartamenti. Questa edizione è ispirata al tema della leggerezza che, evitando faticose maratone per gli spettatori, li porti comunque a scoprire luoghi poco conosciuti della città, come ad esempio il Parco archeologico di Pausilypon a Coroglio. Gli scenari della Napoli sotterranea, utilizzati lo scorso anno, hanno lasciato ampio spazio alle ambientazioni marine. Molte rappresentazioni, infatti, si sono svolte e si svolgeranno su spiagge o scogliere a picco sul mare.

Ad aprire il Napoli Teatro Festival, lo scorso 6 giugno al Teatro San Carlo, è stata la cantante israeliana Noa, che ha inaugurato l’approfondimento sulla danza israeliana che, mescolando generi e tecniche dell’est europeo e della cultura araba crea uno spettacolo fisico, sensuale e antiretorico. L’altro focus è stato dedicato al teatro argentino con Claudio Tolcachir, Daniel Veronese e Romina Paula.

Non è mancata l’attenzione alla realtà napoletana. Fra i numerosi spettacoli presenti all’interno del cartellone ricordiamo la messinscena de “Il Vantone” di Plauto nella traduzione di Pier Paolo Pasolini per la regia di Arturo Cirillo; “Yo, el heredero”, messinscena spagnola del testo di De Filippo “Io l’erede”, per la regia di Francesco Saponaro; “‘E feste a mmare” ispirato a “Napoli in frac” di Raffaele Viviani, con la drammaturgia e la regia di Antonella Monetti, ambientato su una barca che arriverà nella rada di Nisida, trovando il pubblico ad assistere allo spettacolo dal molo. Ancora sul mare sarà la lettura dell’“Isola di Arturo” di Elsa Morante fatta da Licia Maglietta.

Presenti anche le grandi firme dei maestri della scena mondiale coinvolti in progetti biennali che porteranno poi a delle prime assolute del 2013. Tra questi l’americano Robert Wilson con la prima italiana della commedia fantastica The Makropulos case, scritta dal boemo Karel Čapek e Peter Brook con il suo spettacolo The suit, una rielaborazione in chiave musicale di “Le Costume”. Nell’ambito della nuova drammaturgia, sono stati rappresentati vari spettacoli in prima assoluta.

Il Napoli Teatro Festiva chiude i battenti domani sera, ma solo per tre mesi. Nella sessione di settembre andrà in scena l’“Antigone” riscritta da Valeria Parrella per la regia dello stesso De Fusco al Mercadante, insieme a “C’è del pianto in queste lacrime”, spettacolo ispirato a “Lacrime Napulitane”, con la drammaturgia e la regia di Antonio Latella e, “Tai-ka-ta”, ispirato alla vita di Eduardo De Filippo, pur non basandosi, come specifica il regista nonché curatore del testo Enzo Moscato, su nessun dato reale.

Numerosi i progetti e i concorsi che affiancano l’evento: torna ad esempio l’E45 Napoli Fringe Festival, in cui verranno selezionate 30 giovani compagnie che andranno in scena a Napoli nel 2013, e il premio Le maschere del teatro, con le selezioni a maggio a Roma e la serata finale (in diretta su Rai1) al San Carlo di Napoli.

Piera Vincenti

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