Mavka e la foresta incantata. Recensione (5 +)

Quest’anno ho cominciato a portare mio figlio – che ha 4 anni e otto mesi – al Cinema. La prima esperienza (fatta a dicembre 2022) non era stata per lui edificante, poi è ritornato in sala con la sua classe a marzo 2023 e, complice l’atmosfera e i popcorn di cui è ghiotto, ha cominciato ad appassionarsi ai cartoni animati proiettati in una sala cinematografica. Dopo aver visto con noi genitori, Super Mario (ne è uscito entusiasta), abbiamo rifatto l’esperienza con Mavka e la foresta incantata, il cartone ucraino diretto da Oleksandra Ruban e Oleg Mulamuzh.

Il film di animazione è indicato per un pubblico adulto e per i bambini dai 5 anni in poi. Pochi mesi fanno la differenza, fidatevi. I bambini cambiano da un giorno all’altro. Mio figlio ha seguito il cartone fino ad un certo punto, come anche una bambina che aveva più o meno la sua stessa età. Gli altri erano tutti più grandi e hanno guardato la pellicola con interesse ed attenzione. Dipende poi anche dal temperamento del bimbo, oltre che dallo script del cartone. Mio figlio per esempio ama i film dinamici.

Detto questo, Mavka e la foresta incantata è un cartone animato molto avvincente. Con uno script significato e colori molto vivaci, può essere letto in vari modi. Può essere esaminato in modo simbolico e letterale. Per quanto riguarda la prima chiave di lettura, potremmo pensare a Mavka, che è la guardiana della foresta, come l’anima mundi.

Mavka è una figura mitologica che proviene dalla cultura ucraina. Si tratta di una fanciulla molto innocente che, tuttavia, riesce a trovare forza ed energia dentro di sé per sconfiggere i nemici della foresta: gli umani. Questi ultimi sono aizzati da una bionda, ossessionata dalla bellezza e dalla giovinezza. Lucas è un ragazzo onesto e valoroso. La sua anima è giovane. Mavka lo incontra nella foresta e resta molto colpita dalla sua musica.

Il concetto è lampante: l’anima vive e si nutre di arte, in modo particolare della musica. Per mezzo dell’arte si giunge al cuore. Solo la musica può salvare l’umanità e l’anima del pianeta e della foresta. Ovviamente il lungometraggio d’animazione si presta ad interpretazioni differenti. Ma, per i tempi che stiamo vivendo e per le vicissitudini dell’Ucraina contemporanea, credo che la chiave di lettura sopra esposta sia la più calzante.

Il film d’animazione (dura 1 ora e 30 minuti) è comunque molto coinvolgente ed è ricco di spunti. I personaggi sono ben delineati, la sceneggiatura è scritta bene con i dialoghi non banali, le scenografie sono accattivanti e colorate. Il messaggio c’è ed è profondo. Magari i più piccoli non ne coglieranno la profondità ma sicuramente il linguaggio magico lascerà una traccia nel loro inconscio che emergerà a tempo debito. Maria Ianniciello

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