MASSIMO CASTRI, UNA VITA PER IL TEATRO

E` morto questa mattina a Firenze all’età di 69 anni Massimo Castri (nella foto), uno dei volti più prestigiosi del Teatro italiano. Castri con Luca Ronconi era il nome di punta della regia contemporanea. La sua carriera cominciò nel 1967 quando debuttò come attore al Piccolo Teatro di Milano nella messinscena di «Unterdenlinden» di Roberto Roversi diretta da Raffaele Majello. 

Castri nacque a Cortona il 25 maggio 1943, collaborò con importanti registi e teatri italiani, tra cui la Biennale di Venezia e lo Stabile dell’Umbria. Diede il proprio contributo anche alla cinematografia. Dal 2000 al 2002 fu direttore del Teatro Stabile di Torino che con una nota esprime il proprio cordoglio. Tra le sue regie, realizzate in quel periodo per lo Stabile, figurano Ifigenia di Euripide (2001) con Stefania Felicioli, Mauro Malinverno, Michele Di Mauro; La ragione degli altri di Luigi Pirandello con Annamaria Guarnieri, Paola Mannoni, Luciano Virgilio (con questo spettacolo il Teatro Stabile di Torino inaugurò il 18 aprile 2001 il restaurato Teatro Gobetti, dopo la sua chiusura per inagibilità dal 1984);Madame De Sade di Yukio Mishima con Laura Pasetti, Lucilla Morlacchi, Francesca Inaudi, Cinzia Spanò, Elena Ghiaurov (2001), John Gabriel Borkman di Henrik Ibsen, interpretato da Vittorio Franceschi, Ilaria Occhini, Lucilla Morlacchi (2002). Massimo Castri lavorò nuovamente con lo Stabile di Torino nel 2006 per la messinscena di Alcesti di Euripide, una coproduzione del Teatro Stabile di Torino, del Teatro Stabile dell’Umbria e del Teatro di Roma. Lo spettacolo andò in scena al Teatro Carignano il 14 marzo 2006. 

 

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