IL CINEMA DI VENEZIA A SEOUL

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Il progetto culturale di promozione e diffusione del cinema italiano del mondo, avviato dalla Biennale di Venezia dapprima in Brasile e successivamente in Cina e in Russia, si arricchisce nel 2012 di una nuova meta, la Corea del Sud, proprio nell’anno in cui il Leone d’oro della 69. Mostra è stato attribuito al film Pieta del maestro del cinema coreano Kim Ki-duk. Prende il via oggi, mercoledì 12 dicembre 2012, per concludersi il 6 gennaio 2013 la rassegna Venice in Seoul, organizzata dalla Biennale in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Seul e con la Cineteca di Seul.

Venice in Seoul presenterà in Corea del Sud una selezione significativa di film italiani della 69. Mostra di Venezia 2012, nonché una selezione della retrospettiva «80!» realizzata in occasione dell’80mo anniversario della Mostra, con film presentati nel corso delle precedenti edizioni scelti in base a criteri di rarità, utilizzando e restaurando le copie delle Collezioni dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC). La 69. Mostra del Cinema si è tenuta al Lido dal 29 agosto all’8 settembre 2012, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

La rassegna Venice in Seoul presenterà i seguenti film:

 

Venezia 69 (Concorso)
Bella Addormentata di Marco Bellocchio
E’ stato il figlio di Daniele Ciprì
Un giorno speciale di Francesca Comencini

Orizzonti
Gli equilibristi di Ivano de Matteo
L’intervallo di Leonardo Di Costanzo
Low Tide di Roberto Minervini

Venezia Classici
Camicie Rosse di Goffredo Alessandrini (1952)
Il Caso Mattei di Francesco Rosi (1972)
Porcile di Pier Paolo Pasolini (1969)
Stromboli di Roberto Rossellini (1950)

Proiezioni speciali
Convitto Falcone di Pasquale Scimeca

80!
Ahora te vamos a llamar hermano di Raoul Ruiz (Cile, 1971)
Il brigante di Renato Castellani (Italia, 1961)
Dieu a besoin des hommes di Jean Delannoy (Francia, 1950)
Free at Last di Gregory Shuker, James Desmond e Nicholas Proferes (Usa, 1968)
Genghis Khan di Manuel Conde e Salvador Lou (Filippine, 1950)
Pagine chiuse di Gianni Da Campo (Italia, 1968)
Poslednjaja noc’ (L’ultima notte) di Julij Jakovlevic Rajzman (Urss, 1936)
Pytel blech (Un sacco di pulci) di Vera Chytilová (Cecoslovacchia, 1963)
Zablácené mesto (La città nel fango) di Václav Táborský (Cecoslovacchia, 1963)

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