Endorfine Rosa Shocking 2023, intervista a Laura Aimone

Endorfine Rosa Shocking è un festival cinematografico che si svolgerà dal 26 al 30 settembre 2023 a Venezia. Ho intervistato per saperne di più la direttrice artistica ed ideatrice dell’evento, Laura Aimone.

Endorfine Rosa Shocking

Laura Aimone, come nasce il Festival?

Endorfine Rosa Shocking nasce dall’unione di due delle mie più grandi passioni, il cinema, che è anche diventato il mio lavoro, e lo sport, che mi ha accompagnata assiduamente per tutta la mia adolescenza e continua ad accompagnarmi tutt’oggi. Ho giocato a pallavolo a livello semiprofessionale per 11 anni e questa esperienza mi ha dato così tanto che avevo voglia di restituire allo sport qualcosa. Ho deciso di farlo attraverso il linguaggio che sento più mio: il cinema. Quest’anno siamo giunti alla sesta edizione. Le prime due si sono svolte a Treviso mentre dal 2020 Endorfine si è trasferita nella mia città d’adozione, Venezia. Abbiamo superato una pandemia, riuscendo a realizzare un’edizione in presenza anche nel 2020 e nel 2021. E a partire dallo scorso anno abbiamo iniziato ad accogliere ospiti internazionali a Venezia durante i giorni di Festival che presentano i propri lavori al pubblico. Insomma, un grande traguardo, che ci stimola ad impegnarci sempre di più per continuare a crescere.

Qual è il filo conduttore che lega le opere quest’anno?

Questa sesta edizione è intitolata “Sempre più in alto”, come sottolineato dall’immagine che ho scelto per rappresentarla, della fantastica fotografa dell’isola della Reunion Aline Escalon. E’ infatti caratterizzata da storie di donne dalla grande determinazione, coraggio e volontà, che si adoperano con forza e con costanza per raggiungere i propri sogni, per salire sempre più in alto verso i propri traguardi. Entusiasmo, resilienza ed energia che disegnano racconti affascinanti e coinvolgenti, in un’analisi profonda e complessa dell’animo femminile. E come sempre… tantissime endorfine!

Qual è la missione della kermesse e quali sono gli obiettivi?

Grazie al mio lavoro all’interno del mondo del cinema ho il grande privilegio di essere esposta a film indipendenti di inestimabile valore, ma che, purtroppo, non sempre riescono a trovare distribuzione internazionale. Endorfine nasce anche per poter condividere con il pubblico opere di qualità che difficilmente avrebbero modo di essere mostrate ai più. Le storie che presento al Festival sono delle piccole chicche che, attraverso lo sport, aprono finestre sul mondo. L’obiettivo principale è di poter spaziare attraverso tematiche contemporanee di grande attualità che, grazie alla lente dello sport, possono essere rese più appetibili. Inoltre, mi piace poter dare ad Endorfine un animo nomade e di ampio respiro. Negli anni ho attivato gemellaggi con altri Festival, portando in giro i film di Endorfine in Veneto (Sole e Luna Film Festival di Treviso, Euganea Film Festival sui Colli Euganei) e nel resto d’Italia (Overtime Festival di Macerata).

Mi parla dei progetti di quest’anno?

Ma così come è sempre stato per me fondamentale che questo evento avesse un animo itinerante, è altrettanto importante che sia profondamente legato al territorio. I due progetti lanciati quest’anno fanno parte del volto locale di Endorfine ed abbracciano la sfera sociale. Da una parte, infatti, vi è una
collaborazione con il carcere di Venezia, in particolare la stamperia della cooperativa Rio Terà dei Pensieri, per la realizzazione di shopper del Festival a marchio Malefatte; dall’altra la partecipazione al progetto LEI – Leadership, Energia, Imprenditorialità, iniziativa promossa dall’Università Ca’ Foscari Venezia per favorire l’occupabilità delle giovani donne e rafforzare il ruolo sociale ed economico delle donne nel mondo del lavoro.

Scarica il programma del Festival in calce.

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