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Blood, un film ambientato su un’isola che cancella il sangue

05-BLOOD-poster1-586x836Recensione – Blood, che in italiano vuol dire “sangue”, è il titolo di un film uscito nelle sale cinematografiche italiane a giugno del 2013. La pellicola – diretta dal regista inglese Nick Murphy – ruota intorno alle vicende di due fratelli detective che stanno indagando sull’omicidio di una ragazza, un caso purtroppo non isolato da quelle parti. Per i due poliziotti, gli indizi non lasciano spazio al dubbio: ad ammazzare la quindicenne è stato Jason Buliegh, uno psicopatico con la mania della religione, che però per mancanza di prove viene rilasciato. Ma Joe e Chris Fairburn (questi i nomi dei due fratelli detective) non si danno per vinti e, per costringere il giovane a dichiararsi colpevole, lo minacciano di morte ottenendo l’agognata confessione. In quel preciso istante però Joe, che ha una figlia adolescente, perde la testa e ammazza Jason…

Il film è un thriller psicologico che scruta nella mente dei due poliziotti, facendo provare allo spettatore l’angoscia e la disperazione di Joe, il tutto in un’ambientazione tipicamente inglese, fatta di giorni grigi, in cui pioggia e vento si alternano lasciando spazio al buio della notte. Blood è un lungometraggio sul pregiudizio, una paranoia della mente che rende i due protagonisti poco lucidi. Joe e Chris diventano l’ombra di quello che erano, creando un prima e un dopo. Entrambi non hanno l’istinto del folle omicida che si dimentica del delitto continuando la sua vita come se nulla fosse accaduto; loro hanno qualcosa da nascondere e si sentono in gabbia, perciò l’odore della paura si percepisce a distanza. Tra le caratteristiche di questo lungometraggio c’è inoltre il rapporto tra un padre geloso e una figlia adolescente, ma anche il legame tra i due fratelli. Il film, che è da vedere, ha ottenuto un buon successo di critica, tanto da essere definito il nuovo Mystic River, per le analogie con la pellicola di Clint Eastwood. Ma il risultato positivo non si è ripetuto purtroppo al botteghino…

La curiosità –  La scena del delitto di Jason è stata girata sull’isola di Hilbre, che si trova sulla punta occidentale della penisola di Wirral, tra i fiumi Dee e Mersey. «Non voglio sembrare uno psicopatico ma se dovessi uccidere qualcuno, lo seppellirei là fuori dove la marea coprirebbe i miei peccati», ha affermato il regista Nick Murphy che ha aggiunto: «Una delle cose che ho chiesto quando ho analizzato il copione è stata quella di spostare alcune scene in luoghi cruciali, laddove accadono gli avvenimenti peggiori – ha dichiarato -. Volevo spostare la scena del reato fuori dalla foresta, come previsto dal copione, e girarla su un’isola, raggiungibile solo quando la marea si ritira». Quindi, quando i produttori gli hanno chiesto se conosceva un’isola di quel genere, ha detto subito di sì. «La maggior parte del film è stato girato a 2 chilometri dal luogo in cui ho trascorso la mia infanzia».

Info aggiuntive

USCITA CINEMA: 27/06/2013

GENERE: Thriller

REGIA: Nick Murphy

SCENEGGIATURA: Bill Gallagher

ATTORI: Paul Bettany, Mark Strong, Brian Cox, Stephen Graham, Zoe Tapper, Ben Crompton, Adrian Edmondson, Natasha Little, Nick Murphy, Stuart McQuarrie

Ruoli ed Interpreti

 

FOTOGRAFIA: George Richmond

MONTAGGIO: Victoria Boydell

MUSICHE: Daniel Pemberton

PRODUZIONE: BBC Films, IM Global, Neal Street Productions, Quickfire Films, Red Production Company

DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures

PAESE: Gran Bretagna 2013

DURATA: 92 Min

FORMATO: Colore

 

A cura di Maria Ianniciello

 

 

 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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