NEVEDIVERSA 2013: INIZIATIVE PER SCOPRIRE LE ALPI

logo-legambienteRiscoprire e vivere le Alpi abbandonando gli sci, le piste e gli impianti e apprezzare  la montagna d’inverno in modo più ecosostenibile. Ciaspolate o nordicwalking tra sentieri innevati, trekking all’interno delle aree protette, oppure escursioni urbane tra i paesini di montagna gustando, tra una tappa e l’altra, i piatti locali. È quanto propone Legambiente con Nevediversa, l’appuntamento invernale della Carovana delle Alpi per presentare un nuovo turismo invernale a impatto zero e denunciare le aggressioni perpetrate ai danni dell’ambiente montano. Anche quest’anno sono tante le iniziative organizzate dai circoli di Legambiente in tutto l’arco alpino: dall’eco week-end sulle Dolomiti Bellunesi con ciaspolata e cena a base di bio-pizza, alla passeggiata tra i villaggi della Muggiasca, per arrivare alla ciaspolata serale in Val di Mello. L’obiettivo è quello di sensibilizzare cittadini e vacanzieri su questi temi. Per l’occasione l’associazione ambientalista ha stilato anche un decalogo di dieci punti per chi frequenta le località montane.

«Il turismo invernale – dichiara Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente – deve rinnovarsi. Ogni anno sulle Alpi vengono spesi centinaia di milioni di euro per ammodernare impianti e piste da sci, centinaia di milioni che producono spesso gravi danni ambientali in aree vulnerabili e di grande pregio naturalistico. Per realizzare nuove piste occorre abbattere foreste, spianare pascoli e torbiere, oltre che consumare grandi quantità di acqua e energia. Ma sciare in  pista non è l’unica cosa che si può fare in montagna. Per questo con Nevediversa vogliamo sostenere un’offerta turistica alternativa che non aggredisca il patrimonio naturalistico delle zone montane, ma al contrario ne faccia un punto di forza. In questo senso diventa strategico il ruolo che svolgono i luoghi per le loro caratteristiche di unicità e bellezza che esprimono».

APPUNTAMENTI DEL WEEKEND – Tra le iniziative di Nevediversa, questo week-end (2 e 3 marzo 2013) l’appuntamento è in Val di Mello con una ciaspolata serale e cena a San Martino. Domani sono poi in programma le passeggiate sulla neve nella foresta regionale dei Bagni di Masino. Altro appuntamento è l’eco week-end sulle Dolomiti Bellunesi: oggi ritrovo e pernottamento al Centro di Educazione Ambientale di Legambiente a Lamon (BL) e cena a base di bio-pizza. Invece domani al via l’escursione sulle Vette Feltrine con partenza alle ore 8 per Passo Croce d’Aune e arrivo al Rifugio dal Piaz. In località Branchetto – Bosco Chiesa Nuova (VR), sempre nel primo week-end di marzo, ci sarà una ciaspolata tra gli alti pascoli della Lessinia e poi un incontro conviviale presso il Rifugio Branchetto. Invece a Camaggiore (LC) è in programma un’escursione tra i villaggi della Muggiasca: Vendrogno, Noceno, Camaggiore e San Grato. A Ornica (BG) sabato 9 marzo è stato organizzato un convegno su “Energia in montagna”, a seguire una cena con i prodotti tipici della valle. Domenica 10, ciaspolata nella Valle d’Inverno. In Valle D’Aosta, l’appuntamento è il 10 marzo per un’escursione a Saint Barthélemy (NUS) con destinazione l’Alpe Tsa de Fontaney.

IL DECALOGO – Infine per ricordare quanto sia importante mantenere uno stile ecosostenibile anche in montagna e saper valutare gli eventuali rischi, Legambiente ha redatto un decalogo di dieci punti. Dieci consigli pratici da non dimenticare come ad esempio scegliere sempre un percorso adatto alla propria preparazione; affidarsi ad un professionista o ad un conoscitore della zona; consultare il bollettino meteo prima di partire; curare con attenzione il proprio equipaggiamento dai vestiti al pranzo al sacco. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti ad alta quota, è importante avere sempre con sé un sacchetto dove poter mettere l’immondizia prodotta e se si portano succhi di frutta, occorre eliminare il cartone del packaging. Inoltre Legambiente ricorda che, anche se nei parchi e nei rifugi si trovano bidoni per i rifiuti, è preferibile portare l’immondizia prodotta direttamente a valle. Così facendo si diminuisce l’utilizzo dell’elicottero, destinato a far ciò, che ha enormi costi ambientali.

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