8 marzo 2018: ecco tre donne incredibili che hanno fatto Storia

8 marzo 2018? Oggi mi occupo di tre donne che hanno fatto storia (in calce la puntata di Pausa Caffè). Parto da una donna giornalista, non la prima, sia inteso. Americana. Fu definita dal Time la donna più influente del secolo scorso dopo Eleanor Roosevelt. Mi riferisco a Dorothy Thompson. Nata nel 1893, Dorothy fu esponente del giornalismo progressista americano (si batté per il suffragio universale femminile) e fu la prima donna a capo di una redazione per l’estero. Fu espulsa nel 1934 dalla Germania su ordine dello stesso Hitler proprio per le sue idee sovversive. In Patria, poi, fu commentatrice del New York Herald Tribune e scrisse alcuni libri, tra cui anche un volume su Hitler che aveva potuto osservare da vicino. Era capace di recitare a memoria, tutto d’un fiato interi capitoli della Bibbia, l’intera Costituzione degli Stati Uniti, i sonetti di Shakespeare. Grande osservatrice e commentatrice, morì a Lisbona nel 1961.

8 marzo 2018

Matilde Serao fu anche lei una grande giornalista e scrittrice. Fondò e diresse Il Mattino di Napoli. La vocazione di Matilde arriva relativamente tardi con un diploma di maestra conseguito all’età di 22 anni. L’infanzia e l’adolescenza furono, quindi, preparatori per quella che poi fu la sua vera passione: la scrittura e il giornalismo. La madre raccontava che, nonostante frequentasse le redazioni sin da piccola (il padre era infatti giornalista), la Serao non era in grado di leggere e scrivere. Strano no? Poi i primi articoli sul Giornale di Napoli, il trasferimento a Roma (dove continuò a scrivere), l’incontro con Edoardo Scarfoglio, compagno di vita e di lavoro, il libro, Vita e avventure di Riccardo Joanna, il ritorno a Napoli e la nascita de Il Mattino, la separazione da Scarfoglio e l’abbandono del giornale da lei fondato. Ma Matilde non si diede per vinta. Si sposò con Giuseppe Natale e fondò Il Giorno. Dalla nuova unione nacque una figlia, Eleonora. Matilde Serao morì nel 1927.

8 marzo 2018

Dal secolo scorso al nuovo millennio, dall’America e dall’Italia all’Africa. Dopo aver voluto rendere omaggio a due grandi donne del giornalismo, una mia conterranea e un’americana, vi porto in Kenya e vi faccio conoscere, se non la conoscete già, un’attivista e biologa africana: Wangari Maathai, la prima donna centroafricana a laurearsi in biologia ma fu anche la prima donna ad aver ricevuto il Nobel per la pace per le sue battaglie ambientaliste e per il suo contributo alla pace e alla democrazia. Si batté anche per i diritti delle donne del suo Paese. Nacque nel 1940 e nel 2011. Molti sono i suoi libri. Tra cui La religione della Terra. Amare la Natura per salvare noi stessi; Solo il vento mi piegherà che trovate anche in e-book per il Kindle.

8 marzo 2018

Come vedete le storie che vi ho raccontato sono poche e narrate per grandi linee ma le donne che hanno fatto qualcosa di importante per l’umanità sono numerose. Prendiamo esempio e nel quotidiano scegliamo una causa che ci appassiona e poi facciamo di tutto per creare una società migliore, a prescindere dal luogo in cui ci troviamo. C’è un bellissimo libro che s’intitola Terre di diamanti di Canwell. Leggetelo, ne vale la pena, perché mi ha fatto comprendere che possiamo Ho fare la differenza ovunque ci troviamo. Nelson Mandela era in carcere ma per tutti gli anni di prigionia, nonostante le difficoltà si sentì libero, perché a prescindere dalla sua condizione la sua mente era libera di immaginare, volare, fantasticare… A voi la scelta se lamentarvi continuamente o cominciare dalle piccole cose… Buon 8 marzo 2018.

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