PARTE EMSO, PROGETTO DI MONITORAGGIO DELLE PROFONDITÀ OCEANICHE

© Thorsten - Fotolia.com

E’ iniziato oggi, 24 settembre 2012, a Roma, presso la sede capitolina dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) il meeting per avviare la costruzione di un consorzio Europeo che gestirà una infrastruttura di ricerca di dimensione Europea per le scienze marine.

L’infrastruttura di ricerca denominata EMSO- European Multidisciplinary Seafloor Observatory  è costituita da una rete di osservatori marini per il monitoraggio e lo studio dei processi di varia natura che hanno luogo nelle profondità oceaniche (geofisica, oceanografia, biologia). La rete comprenderà punti di osservazione dall’Artico all’Oceano Atlantico, al Mediterraneo e Mar Nero in un intervallo di profondità tra alcune decine a migliaia di metri.

EMSO costituisce uno strumento importante per monitorare e studiare i cambiamenti climatici sia  di origine naturale sia indotti dalle attività dell’uomo, e  l’evoluzione degli ecosistemi marini. L’ infrastruttura è in grado di produrre serie di dati per i prossimi anni per la ricerca scientifica  non solo Europea. Con questa infrastruttura l’Europa sarà in grado di coordinarsi e integrarsi in modo competitivo in altre analoghe iniziative avviate in aree dell’America del Nord (NEPTUNE Canada, Ocean Observatory Initiative) dell’ Asia (DONET Giappone, MACHO Taiwan)  e dell’Oceania (IMOS). I membri del consorzio saranno Stati della Comunità Europea (Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Germania, Grecia, Portogallo, Irlanda, Paesi Bassi) e un paese extra-europeo (Turchia).

Il consorzio, con sede in Italia, viene avviato sotto la guida del governo Italiano (MIUR) che si avvale della collaborazione tecnico-scientifica dell’INGV. Questo ente di ricerca, attualmente, si occupa insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN),  del funzionamento dell’osservatorio sottomarino NEMO-SN1, situato a largo della Sicilia orientale, a 2000 m di profondità. NEMO-SN1 è uno dei nodi più avanzati della rete EMSO,  infatti fin dal 2005 è collegato a terra con un cavo sottomarino da cui riceve alimentazione e attraverso il quale invia dati in tempo reale utilizzati anche nell’ambito della sorveglianza sismologica.

L’infrastruttura di ricerca Europea EMSO rappresenta un’ importante sfida scientifica e tecnologica per l’Italia e l’Europa, che deve essere affrontata con un grande sforzo di coordinamento tra comunità scientifica e imprese del settore delle tecnologie marine e che presenta grandi potenzialità per accrescere la competitività europea nei settori industriali di riferimento.

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto