Dal 24 aprile 2013 la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni

UNICEFVaccinazione o vaccinazione no? L’Occidente si pone spesso questa domanda, perché in questa parte del Mondo alcune malattie sono state debellate grazie ai farmaci e alle vaccinazioni. Nel Terzo Mondo invece la situazione non è affatto rosea e il vaccino per proteggere i più piccoli da alcune patologie, come il morbillo, il tetano o la poliomielite non è una scelta. In quello zone, dove ci si ammala facilmente, spesso solo i bambini più ricchi possono essere vaccinati. Altri invece si ammalano e muoiono. Il 24 aprile 2013 parte la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni. E per questa occasione l’Unicef con una nota descrive quanto sta accadendo nelle aree più disagiate del mondo, partendo dall’Africa. L’Organizzazione fa sapere che, se fossero stati vaccinati, un milione e mezzo di bambini non sarebbero morti.  «Un bambino su cinque non ha ancora ricevuto vaccini salvavita per motivi di esclusione sociale e geografica, mancanza di risorse, sistemi sanitari deboli o a causa di conflitti, così come sta succedendo ai bambini della Siria o di alcune zone dell’Africa occidentale – sottolinea l’Unicef nella nota -. Ogni bambino nel mondo ha bisogno di essere vaccinato per proteggere al meglio la sua salute, e i vaccini salvano la vita di 2-3 milioni di bambini ogni anno, rappresentando uno dei più grandi risultati nella salute pubblica dell’ultimo secolo, secondo l’U.S. Centers for Disease Control and Prevention» Le vaccinazioni hanno anche costi molto contenuti. L’Organizzazione precisa che «nel 2011 22,4 milioni di bambini non sono stati vaccinati – un milione in più rispetto all’anno precedente», esprimendo però la propria preoccupazione: «Temiamo che l’impegno globale per vaccinare ogni bambino rallenti per mancanza di fondi e che la volontà politica ristagni. Nel 2011, solo 152 su 193 Stati membri dell’OMS hanno destinato voci di bilancio alle vaccinazioni». Le disuguaglianze persistono all’interno e tra i Paesi. «I bambini delle famiglie più ricche hanno maggior accesso a migliori servizi per la salute in determinati Paesi, e godono di tassi di copertura vaccinale più alti. A meno che le disparità non vengano affrontate, ogni “ultimo bambino” non potrà esser vaccinato», ha dichiarato l’Unicef che aggiunge: «Allo stesso tempo, investimenti in vaccinazioni di routine come parte di sistemi sanitari migliorati si tradurranno in benefici per tutti i bambini – riducendo ulteriormente le disuguaglianze. Per fare questo, i governi devono provvedere a sufficienti investimenti e le innovazioni dovrebbero essere incoraggiate – così come per la recente introduzione dei vaccini contro polmonite e diarrea. Ancor più importante, un fermo supporto politico è necessario per estendere i benefici dei vaccini ai bambini delle famiglie più povere e che vivono nelle comunità più remote». L’Organizzazione spiega che «malattie mortali come polio, tetano e morbillo possono essere facilmente prevenute con vaccini poco costosi». Infatti, si legge nel comunicato, «per vaccinare un bambino contro la polio bastano solo 33 centesimi, un vaccino contro il morbillo costa appena 17 centesimi». L’Unicef Italia, attraverso il presidente Giacomo Guerrera, chiede a «tutti di sostenere con una donazione le campagne di vaccinazione e di destinare il 5xmille della dichiarazione dei redditi all’Unicef». «Trasformeremo il vostro 5xmille in vaccini e altri interventi salvavita. Aiutateci a salvare la vita di tanti bambini», assicura Guerrera.

La Settimana Mondiale delle Vaccinazioni – Si tratta di un’iniziativa globale, celebrata ogni anno per promuovere l’uso dei vaccini salva vita, uno degli strumenti più potenti al mondo per proteggere i bambini dalle malattie killer. Durante la Settimana verranno promosse campagne di vaccinazioni per i rifugiati del Mali, fuggiti a causa del conflitto e per le comunità che li ospitano in Mauritania. I bambini riceveranno vaccini contro morbillo, poliomielite, difterite, pertosse e tetano. Saranno introdotti nuovi vaccini in Uganda, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Zambia, Angola e Haiti. Saranno proiettati durante la notte film sulle vaccinazioni nelle comunità rurali in Liberia. Verrà lanciata una campagna SMS in Malawi per incoraggiare i genitori a vaccinare i propri figli. Sarà promossa una “Giornata aperta sul campo” in Gambia, in cui gli operatori sanitari saranno impiegati nelle comunità sulle vaccinazioni con gare a quiz, premi e proiezione di film durante la notte nelle comunità rurali. La TV nazionale della Repubblica Democratica del Congo trasmetterà sketch sulle vaccinazioni.

 Per info: www.unicef.it

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