IMMIGRAZIONE E LAVORO IN EUROPA, IL CONVEGNO

Andrea Olivero – Foto: acli.it

L’immigrazione in Europa, in Italia e in Sicilia, tra lavoro e cittadinanza, integrazione e legalità. Questi i temi al centro del convegno internazionale di Palermo, inaugurato ieri 7 novembre2012 e promosso dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani.

«Il fenomeno delle migrazioni ha assunto negli ultimi 20 anni una dimensione crescente – affermano le Acli – ed è destinato ad aumentare per ragioni di natura demografica oltre che per gli effetti della crisi economica internazionale e, per quanto riguarda l’Europa, dei rivolgimenti politici che hanno interessato il bacino del Mediterraneo e il vicino Oriente. Di fronte a questo scenario, dalle caratteristiche niente affatto congiunturali, è necessario fuggire ogni logica emergenziale e porre mano a politiche e interventi che vadano nella direzione di valorizzare l’apporto – già consistente – della popolazione immigrata allo sviluppo economico, sociale e culturale dei Paesi dell’Unione, dell’Italia in primo luogo».

Sono oltre 200 milioni i migranti nel mondo secondo le stime delle Nazioni Unite, il 3 per cento della popolazione totale. L’Europa è la destinazione principale verso cui si orienta il 32,6 per cento dei migranti. Al 1° gennaio 2011 la popolazione straniera presente in Europa era pari a circa 40 milioni, l’8 per cento della popolazione residente, con un aumento percentuale dal 2002 del 179 per cento (Eurostat). In Italia gli immigrati regolarmente presenti sono oltre 5 milioni (Caritas/Migrantes), l’8,3per cento sul totale della popolazione. Il 12,8 per cento di questi risiede al Sud. In Sicilia l’Istat ne contava oltre 140 mila nel 2011, la seconda tra le regioni meridionali per presenza di stranieri, dopo la Campania.

Il primo giorno di lavori è stato dedicato all’incontro “Integrazione, legalità, cittadinanza. Una scommessa per tutti: il nuovo volto dell’immigrazione per rinnovate scelte di impegno reciproco” durante il quale si è affrontato il tema della cittadinanza in Europa. «Solo con una nuova legge sulla cittadinanza ci sarà la svolta nell’integrazione degli stranieri. Solo dando diritti si possono imporre i doveri. Occorre lavorare sull’integrazione a partire dagli italiani – ha aggiunto Olivero – rimuovendo pregiudizi e aprendo gli occhi sui fatti. Non mancano infatti le difficoltà nella convivenza, ma la realtà ci dice che l’immigrazione da tempo sta offrendo all’Italia un grande contributo sul piano del benessere economico e sociale, a partire dalla crescita demografica».

Questa mattina, incontro con i rappresentanti degli italiani presenti all’estero in 18 Paesi del mondo. Questo pomeriggio, invece, prenderà il via il seminario internazionale di studi “La migrazione nell’Unione Europea tra mercato del lavoro, diritti e sicurezza”, promosso dalle Acli con il sostegno della Commissione europea e del Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza). Lo scenario delle migrazioni e il contributo dell’immigrazione allo sviluppo socio-economico dell’Unione europea sono i temi della giornata. Alle 18, trasferimento alla Chiesa di S. Gaetano, al quartiere Brancaccio, per ricordare e rendere omaggio a quanti hanno dato la vita per la giustizia e la legalità: da padre Pino Puglisi a Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino.

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