A NAPOLI IL DON JUAN

Martedì 25 settembre alle 20.30 al Teatrino di Corte di Palazzo Reale (repliche il 26 e il 27 alla stessa ora), la nuova creazione del coreografo e regista Massimo Moricone disegnata per l’étoile Luciana Savignano, “Don Juan”, inaugura la terza edizione di OttobreDanza, il festival dell’arte tersicorea promosso dal Teatro di San Carlo. Nuova produzione del Lirico, la prima assoluta del balletto “Don Juan” segna l’atteso ritorno sulle scene napoletane della Savignano, impegnata ad interpretare un ruolo maschile.

«È per me del tutto insolito danzare un ruolo del genere –  dichiara la Savignano . ed è stata per me una grande sfida; ma credo che le sfide costituiscano un fattore indispensabile per la crescita di un artista. Lavorare con Massimo Moricone poi è stata un’esperienza positiva e completa per la sensibilità e la varietà del suo linguaggio coreografico». Musa di Maurice Béjart e di Mario Pistoni, la Savignano, che nell’arco della sua strepitosa carriera ha interpretato ruoli pensati espressamente per lei dai più grandi coreografi della scena mondiale (da Bortoluzzi a Falco, e ancora Butler, Petit, senza dimenticare North e Foreman), torna al Massimo napoletano dopo ben ventidue anni di assenza. L’ultima volta aveva interpretato La morte e la fanciulla, coreografie di Robert North, nel 1990. Il suo esordio partenopeo, invece, è datato 1977, nel “Bolero” di Maurice Béjart.

Il balletto è incentrato sulla figura del seduttore e cinico per eccellenza, il Don Giovanni/Don Juan, personaggio controverso che ha ispirato autori del teatro e dell’opera, da Moliere a Goldoni, da Mozart a Gluck. In uno spazio scenico essenziale e lineare, ma con rimandi al Barocco.

«Le scene di seduzione – spiega Massimo Moricone  alla sua prima collaborazione con la Savignano – si alternano a momenti di azione e di grande tensione quali il duello o il ballo, o nella suggestiva apparizione del Convitato di Pietra che trascinerà il suo assassino alla morte. Don Juan si risveglierà in un aldilà dove tutto è declinato al femminile, uno spazio orfico in cui intraprenderà una iniziazione che lo restituirà alla vita, proprio come un nuovo Orfeo a cui è data un’unica possibilità: trasformarsi in lei».

Sul palco, insieme con la famosa étoile, saliranno il primo ballerino ospite Alessandro Macario nel doppio ruolo di Leporello/Ade, il Corpo di Ballo sancarliano preparato dalla direttrice Alessandra Panzavolta, il chitarrista Osvaldo Di Dio nei panni di Orfeo (napoletano, classe 1980, tra i jazzisiti di punta della nuova generazione italiana), e alcuni allievi della Scuola di Ballo diretta da Anna Razzi. La preparazione dei duelli è a cura del Maestro d’armi Francesco Manetti. Ad impreziosire il nuovo allestimento del Lirico, i costumi di Luisa Spinatelli, il disegno luci di Carlo Netti e le videoscenografie curate da Alessandro Papa e Mariano Soria.

Le musiche sono di Christoph Willibald Gluck (Don Juan), Luigi Boccherini (Sinfonia n. 4 op 12) e Domenico Scarlatti (Sonate L 423, L 474, L 317), queste ultime scelte da Moricone per «suggellare il primato di Napoli, quale luogo di apparizione principale della maschera di Don Juan».

Prossimo appuntamento di OttobreDanza, giovedì 4 ottobre (con repliche il 5 e il 6) con “Body Against Body”, trittico nel quale figurano due creazioni storiche e l’inedito “Ravel: Landscape or Portrait?” del grande Bill T. Jones (per la prima volta al San Carlo), affidate alla Arnie Zane Dance Company.

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