SALVIAMO L’ITALIA CON LA BLUE ECONOMY

In libreria da ottobre 2012
pp. 256 – Euro 18,00

Spendiamo 5 miliardi di euro l’anno dal dopoguerra solo per risarcire e riparare i danni dei disastri naturali (alluvioni, frane, terremoti, incendi) e siamo il Paese con più rischi e meno prevenzione del mondo. Il dissesto idrogeologico interessa 6.633 comuni, l’82 per cento del totale, con aree edificate che rischiano di smottare o finire sott’acqua, e negli ultimi tre anni sono triplicati gli eventi estremi e i disastri, dalle Cinque Terre alla Sicilia, in assenza di politiche per la sicurezza che non vanno oltre gli annunci.

Eppure si può invertire la rotta con la Blue Economy, di cui scrivono Erasmo D’Angelis e Alberto Irace  nel libro ” Come riparare l’Italia”, edito da Dalai editori. L’Italia si può “salvare” lanciando la Blue Economy per difenderci dagli effetti dei cambiamenti climatici e prevenire il dissesto, mettere al sicuro ambiente e il ciclo dell’acqua. Il libro analizza casi studio europei e di tre fiumi (Po, Tevere e Arno), ponendo soluzioni per sbloccare 65 miliardi di investimenti per il servizio idrico dopo la nascita dell’Autorità nazionale dell’acqua, e altri 40 per la difesa del suolo, con una visione industriale e moderna. Insomma, pagine che invitano a riflettere e a cambiare.

Erasmo D’Angelis è Presidente di Publiacqua, il gestore del servizio idrico della Toscana centrale. Giornalista professionista, ha lavorato per la Rai e per «il manifesto». Ha una lunga militanza ambientalista e con Legambiente ha ideato la rassegna Eco-lavoro, promosso Goletta Verde, Treno Verde. Per BCDe ha scritto, con Alberto Irace, Il valore dell’acqua (2011).

Alberto Irace lavora ai massimi livelli di management di ACEA, il principale operatore italiano del servizio idrico. Amministratore delegato di diverse aziende del settore in Toscana è profondo conoscitore delle dinamiche industriali e di regolazione del settore in Italia e all’estero. Ha scritto con Erasmo D’Angelis Il Valore dell’acqua.

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