RAPPORTO SULLA POVERTÀ A ROMA E NEL LAZIO

© Diego Cervo – Fotolia.com

È stato presentato questa mattina presso la Camera di Commercio di Roma il Secondo rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio. All’incontro hanno preso parte Lorenzo Tagliavanti della Camera di Commercio di Roma e Mario Marazziti in rappresentanza della Comunità di Sant’Egidio. Il rapporto diffuso oggi analizza diverse variabili come isolamento sociale, anziani, casa, disabili, disagio psichico e carcere.

«Questo rapporto –  ha dichiarato Marazziti – nasce dalla constatazione che la povertà, i poveri , sono persone, non solo numeri. Se si conoscono queste persone e le loro situazioni, si può arrivare a immaginare una serie di proposte di soluzione. I dati presenti nel rapporto vogliono rappresentare un contributo alla individuazione di soluzioni, e sono rivolti a imprenditori, amministratori, politici, a tutti coloro che possono aiutare a elaborare risposte ai problemi che sorgono per la crisi economica».

Dal rapporto emerge che «la vita di relazione conta, e conta molto, in termini di salute, di coesione sociale, di felicità – è il nuovo indicatore scoperto da poco dagli economisti –, di qualità della vita». Tuttavia crescono le famiglie composte da una sola persona e le donne che vivono da sole sono molto di più numerose degli uomini.

La popolazione residente nel Lazio all’inizio del 2011 ammonta a più di 5milioni e 700 mila abitanti, concentrati prevalentemente nel comune e nella provincia di Roma: circa un abitante su due vive a Roma, uno su quattro vive nei comuni della sua provincia. La popolazione della regione si presenta complessivamente invecchiata, ma non più della media nazionale.

Per quanto riguarda il parametro “casa”, il Lazio è la terza regione per numero di sfratti dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna.  A Roma, se dovessero confermarsi i dati del primo semestre, per il 2011 sarà superata ancora la quota di duemila sfratti eseguiti e la capitale andrebbe a confermarsi, per la terza volta consecutiva, la città italiana con il maggior numero di sfratti. Tuttavia, sempre nella capitale, negli ultimi sei mesi c’è stato un rialzo degli affitti dell’1,7 per cento, con crescite maggiori rilevate nel centro storico, dove gli affitti salgono del 7,2 per cento.

In Italia, in media, gli adulti che soffrono per un disturbo psichico importante sono circa l’8 per cento. Nel Lazio la percentuale è leggermente superiore: si può stimare che lo scorso anno i malati siano stati poco più di 400.000. Il Servizio Sanitario Nazionale è il principale interlocutore delle persone che affrontano un disagio psichico rilevante. Nel Lazio la situazione presenta molti coni d’ombra. Ci sono pochi posti letto nei reparti ospedalieri psichiatrici (SPDC). La qualità “alberghiera” delle strutture, inoltre, è insufficiente. Così, i malati finiscono per ricorrere al ricovero nelle case di cura private accreditate.

Infine, alcuni quartieri di Roma si stanno trasformando. «In centro e in periferia (Esquilino, Torbellamonaca, Torpignattara) si sta creando una Roma nuova, dove sono prevalenti gli anziani e gli immigrati – sottolinea Marazziti – Questo, avvertito come un problema, è invece una grande occasione. Eurostat indica infatti proprio negli anziani e negli immigrati le due risorse principali come potenziale di crescita. Sono a Roma i quartieri in cui è presente il Programma Viva Gli Anziani, per il monitoraggio di tutti gli anziani ultrasettantacinquenni. E sono quartieri laboratorio in cui è possibile crescere insieme e trovare soluzioni che diano lavoro e rispondano alla fragilità della vita di alcuni».

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