Lotta al tabagismo, UE nuove direttive

©Comugnero Silvana
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Occhio ai pacchetti di sigarette. Cambiano i messaggi di informazione sui danni provocati dal fumo, sempre più evidenti e più impatto emotivo per tutelare maggiormente i cittadini dai gravi danni prodotti dalle sigarette e ridurre la drammatica stima di circa 700 mila morti annui collegabili all’uso di tabacco. E’ stato stabilito dal Consiglio dei Ministri della Salute dell’Unione che nella giornata di ieri ha approvato le nuove direttive sul tabacco accolte con soddisfazione anche dall’Italia . Un accordo, figlio di un lungo negoziato che ha visto impegnata in prima persona  il referente nazionale Beatrice Lorenzin. L’Italia, con il Ministro della Salute, ha partecipato attivamente ai lavori, segnalando la necessità di apportare alcune modifiche al testo di compromesso proposto dalla Presidenza irlandese, al dinw di contemperare le prime esigenze di tutela della salute con altre comunque rilevanti, quali la lotta alla contraffazione e la tutela dall’introduzione sul mercato di tabacco di provenienza non controllata.

«Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio che ci trova molto soddisfatti». Così il ministro Lorenzin, ha commentato a caldo l’accordo politico raggiunto a Lussemburgo tra i 27 Stati. L’Italia si è battuta in particolare per la riduzione dell’area dei pacchetti di sigarette che sarà coperta dagli avvertimenti sui rischi del fumo per la salute. La proposta originaria della Commissione prevedeva il 75%, e la presidenza irlandese aveva proposto inizialmente il 70%. L’accordo prevede ora che sia il 65% della superficie frontale e posteriore del pacchetto, ma in tale percentuale è incluso, a differenza che nella proposta iniziale, anche il bordo da 1 mm. Quindi, la mediazione è stata raggiunta sulle immagini shock da apporre sul pacchetto di sigarette. «Andiamo avanti su un percorso che abbiamo cominciato sulla lotta al tabagismo che ci fa essere leader non solo Italia ma anche nel mondo», continua Beatrice Lorenzin e «non  abbiamo compromesso la produzione dei produttori italiani, che è di alta qualità»,  sottolineando che «da una parte introduciamo misure molto forti per quanto riguarda la dissuasione a fumare, dall’altra parte permettiamo di mantenere il bollino dello Stato e i simboli che scoraggiano il contrabbando delle merci. Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio che ci trova molto soddisfatti – ha concluso – che ha permesso all’Italia di agire da protagonista».

Per quanto riguarda il limite per la presenza di additivi, è stata eliminata la previsione di adozione automatica di livelli massimi a seguito del loro riconoscimento da parte di soli tre Stati membri. Si è concordato con l’esigenza di salvaguardare i sistemi di notifica della composizione di prodotti del tabacco già esistenti; è confermata infine la possibilità per gli Stati membri di vietare la vendita a distanza di prodotti del tabacco, in linea con quanto l’Italia, attraverso il Ministro della salute, ha richiesto.

Infine, ma non per ultimo, nel testo finale, approvato nella riunione a Lussemburgo, figurano anche le sigarette elettroniche. Le cosiddette e-cig , se conterranno oltre un milligrammo di nicotina, dovranno essere considerate come i prodotti medicinali ed essere sottoposte alle relative regole e autorizzazioni. La vendita potrà avvenire solo nelle farmacie.

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