«CONCORDIA, GRAVI RISCHI AMBIENTALI»

© Samuele Gallini – Fotolia.com

A quasi un anno dal Naufragio della Costa Concordia, avvenuto nei pressi dell’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, le controversie aumentano e il mistero sembra infittirsi. Oltre al polverone di polemiche però, continuano ad incrementarsi soprattutto i rischi a livello ambientale.

Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, commenta così l’andamento degli eventi: ‹‹I continui ritardi e gli slittamenti nei tempi dei lavori di messa in galleggiamento e rimozione della Concordia, necessitano di spiegazioni precise. Le preoccupazioni a riguardo sono purtroppo quelle che da tempo Legambiente sta esprimendo. I rallentamenti dovuti anche alle trivellazioni e alle fessurazioni del granito rendono la tempistica sempre meno chiara. Chiediamo per questo maggiore chiarezza sui problemi riscontrati, sulla situazione che si sta delineando e sulla necessità di approntare da subito un serio piano d’emergenza, soprattutto alla luce dell’ennesimo ritardo annunciato che farà slittare il galleggiamento dopo settembre 2013›› Il presidente continua inoltre sottolineando quanto sia necessario mantenere uno stato di emergenza e quanto sia primario prorogare la nomina di Gabrielli come commissario delegato per la rimozione e il recupero della nave. Più il tempo passa infatti, più la situazione dell’ecosistema marino si compromette.  I ritardi non fanno altro che aumentare il pericolo di sversamenti in mare dell’enorme quantità di sostanze tossiche presenti sulla Concordia. Lo scafo del relitto continua a deformarsi e periodicamente liquidi inquinanti infestano delle acque preziose per il nostro territorio.

Il segretario di Legambiente, Angelo Gentili, inoltre aggiunge: ‹‹E inconcepibile che dopo un disastro così grave, a distanza di un anno dal gravissimo incidente che ha comportato la morte di 32 persone, non si sia capita la lezione e non si siano fatti puntuali interventi legislativi affinché eventi di questo tipo non possano più accadere.››

Il sindaco dell’isola del Giglio, Sergio Ortelli, racconta a Tgcom24: ‹‹Ancora non ho ricevuto nessuna comunicazione scritta ufficiale circa la rimozione della Concordia. Mi aspetto che ci sia un documento che possa concretizzare la tempistica che cambia di mese in mese. La notizia buona è che lo stato d’emergenza è stato prorogato.›› A preoccupare il primo cittadino le fasi di rimozione che, sovrapponendosi forse alla stagione estiva, recherebbero per il secondo anno consecutivo danni all’isola. Ortelli però precisa: ‹‹Non siamo mai stati abbandonati, sono sempre stato sereno. L’isola del Giglio vive scenari diversi, ovviamente la zona del porto è molto coinvolta. Però, nel complesso, si va avanti normalmente.››

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