Parigi: il teatro dell’Haute Couture

Valli
Valli

Le temperature elevate di questi giorni non hanno frenato la curiosità di guardare lo scenario di Parigi, con quell’Haute Couture che ha sfidato il caldo d’Europa, proponendosi con collezioni invernali imponenti, importanti, “piene”. Parigi schiera i nomi dell’Alta Moda come in un teatro, con una pièce a più atti, dove lo scenario si fa ora dramma, ora commedia. Così la nostalgia del circo, quello dai lineamenti più sofisticati, è la scena dove si esibisce la collezione di Jean Paul Gaultier: una cascata di animalier che avvolge le sue donne dalla testa ai piedi, dando enfasi sulle forme come le tasche maxi dei fianchi.

Valentino
Valentino

Il regno delle meraviglie potrebbe essere invece l’opera di Valentino con sottovesti ricamate, decorazioni preziose e motivi arabescati. La scena teatrale tout court è calcata da Giambattista Valli che al Gran Palais fa sfilare una collezione fatta di fiocchi, mantelline, pizzo, abiti – lungi a sirena. L’avanguardia arriva poi sulla pedana di Viktor&Rolf e e Maison Martin Margiela: incontro tra un passato di tessuti Anni 20 da abbinare anche ai jeans. Anche Chanel mette in passerella tutta la sua arte scenografica, con una passerella-teatro, quasi undergorund, diroccato e costruito minuziosamente dal genio di Karl Lagerfeld sotto il cupolone centrale del Gran Palais. Poi c’è la collezione di Armani Privé: un omaggio allo stile, al Make Up e all’eleganza Anni 20, in riferimento al successo del Grande Gastby. Verso l’immaginazione più elegante pensando già al prossimo inverno.

Margiela
Margiela
viktor&rolf
viktor&rolf

 

Chanel
Chanel

 

Gaultier
Gaultier

 

 

Ornella Fontana

 

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