LA CIVICA SCUOLA DI MUSICA COMPIE 150 ANNI

Civici Cori – Foto Masiar Pasquali

Tutto pronto per i festeggiamenti per i 150 anni di Milano Civica Scuola di Musica, che inizieranno il 17 dicembre 2012 con due concerti: l’uno, La Creazione di Franz Joseph Haydn, al centro delle celebrazioni, avrà luogo presso il Teatro Dal Verme nella serata del 17 e vedrà protagonisti I Civici Cori e l’Orchestra della Scuola; l’altro, con gli allievi dell’Orchestra Barocca, nel pomeriggio dello stesso giorno, sarà dedicato alle istituzioni e ospitato a Palazzo Marino.

Gli appuntamenti sanciscono la natura formativa e artistica che l’istituzione si è conquistata nei lunghi anni di appassionata attività musicale sul territorio. Vi sono infatti dei luoghi nelle città italiane che ne punteggiano la storia e ne accompagnano lo sviluppo, intrecciati come sono alle tradizioni più profonde delle comunità in cui operano. Uno di questi luoghi è appunto, per Milano, la Civica Scuola di Musica.

Istituita per volere del Comune di Milano nel 1862, fu fondata come scuola musicale popolare dedicata anche alla formazione degli strumentisti e dei coristi della Scala e della Banda Civica. L’istituzione è stata dunque presente sul territorio per un secolo e mezzo articolandosi via via nelle direzioni musicali più diverse: dalla musica antica, terreno di specializzazione per studenti già diplomati, alla classica, dalla contemporanea ai linguaggi delle nuove tecnologie e ai numerosi corsi per i più piccoli, dal jazz (Civici Corsi di Jazz) a I Civici Cori e ai laboratori per amatori, sempre mostrando una vivace vocazione nei confronti della sperimentazione musicale e garantendo standard di assoluta qualità, tali da diventare, con il tempo, polo di attrazione anche per studenti e specialisti di moltissimi paesi.

Questo sorprendente richiamo ha favorito un processo di internazionalizzazione dell’antica struttura cittadina: gli istituti contano circa 1500 studenti provenienti da 30 paesi diversi. Oggi vi si percepisce un respiro multiculturale che fa della lunga storia di Villa Simonetta, restituita alla vita culturale e artistica della città dopo i restauri post-bellici, uno spazio realmente suggestivo e ricco di stimoli. Uno spazio che può offrire, nelle sue prestigiose architetture, accurate testimonianze del passato e consentire una formazione di alto livello per allievi di tutte le età.

Per festeggiare il 150° della propria nascita, Milano Civica Scuola di Musica ha programmato diverse iniziative che scandiranno l’intero anno accademico. Per il mese di dicembre, l’intento che accompagna l’avvicendarsi delle proposte musicali è soprattutto quello di rivolgere un saluto e un ringraziamento a Milano in tutte le sue espressioni, dalla cittadinanza fino alle Istituzioni.

L’esecuzione dell’oratorio di Haydn, programmato presso il Teatro Dal Verme il 17 dicembre alle 20.30, è il cuore delle iniziative del mese. Opera scelta con l’idea di coinvolgere il maggior numero possibile di musicisti e di istituti della Scuola, La Creazione è curata dall’Orchestra, dai cantanti solisti e da I Civici Cori, a cui si aggiungeranno alcuni docenti che si esibiranno (Carlo De Martini ed Eugenia Buzzetti, viole; Ruggero Fededegni, violino; Alfredo Cicoria, violoncello; Lutz Schumacher, contrabbasso; Guido Toschi, oboe) e molti altri che hanno curato la preparazione dei diversi coristi e strumentisti. Le celebrazioni proseguiranno in Villa Simonetta durante l’anno che sta per giungere per concludersi, in estate, con i tradizionali concerti nel parco.

La Creazione, capolavoro composto negli anni 1796 – 1798, nacque dai lunghi soggiorni in Inghilterra, dove Händel, a cui si ispira, era reputato un classico nazionale. Con la finalità di conferire forza e sonorità alla rappresentazione del Caos, e magnificenza all’opera della creazione divina, Haydn utilizzò per la prima rappresentazione (aprile 1798), che ebbe luogo a Vienna, uno straordinario organico di 120 strumentisti, 60 cantanti e tre solisti. L’oratorio, interpretato nell’Ottocento come sublime lode al Creatore, racconta infatti dei sei giorni in cui il Signore creò il mondo: il commento è affidato ai tre arcangeli Gabriel, Uriel e Raphael. La partitura è divisa in tre sezioni e segue il racconto della Genesi nelle prime due parti (altre fonti sono i Salmi e il poema Paradise Lost di John Milton). Il preludio descrive la formazione dell’universo che si origina da un’entità caotica. La terra è informe e ricoperta dalle tenebre, ma è da qui che si manifesta improvvisa la luce. Si inizia quindi la narrazione: prendono forma la natura, gli animali, l’uomo. E ogni giornata, celebrata dal sorgere del sole, si chiude con un coro. Nella parte finale appaiono Adamo ed Eva che, in un clima trasognato, osservano nell’Eden ciò che è stato appena creato: una melodia accompagna la loro commossa contemplazione.

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