TROPICO DEL CANCRO, IL LIBRO CHE SCANDALIZZO` PARIGI

“Non ho soldi, né risorse, né speranze. Sono l’uomo più felice del mondo”

Traduzione: Luciano Bianciardi Contributi: Mario Praz Collana: Universale Economica - Pagine: 272 - Prezzo: Euro 8 - In libreria dal 5 settembre 2012

Nell’incantata, effervescente Parigi degli anni Trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato da un piccolo editore un libro intitolato Tropico del Cancro: sarà la miccia di uno scandalo morale e di un’insurrezione letteraria che attraverserà tutto il secolo. Negli ambienti più conservatori si parla di pornografia, nei caffè avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verità è che Tropico del Cancro è uno dei grandi capolavori della letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza e la fluidità del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa degli ambienti e dei caratteri. È lo stesso Miller a parlarci di sé in prima persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che attraversano e vivono. Di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. Con una scrittura travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un’epica nuova, l’epica dell’essere umani, un’epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di libertà di questo straordinario scrittore.

L’AUTORE

Henry Miller, nato a New York nel 1891 e morto a Pacific Palisades, in California, nel 1980, ha vissuto dal 1930 al 1940 a Parigi. Autore anticonformista e antiborghese, ha scritto romanzi, saggi e opere di teatro. Feltrinelli, che per prima lo portò ai lettori italiani, sta ripubblicando le sue opere principali.

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