SENZA RUMORE, MOSTRA D’ARTE TRA NAPOLI E BUENOS AIRES

entre.ambas.aguas è un progetto nato nel 2011, su iniziativa di Guido Della Giovanna e Ana Lema, un pittore e scultore italiano e una scrittrice e poetessa argentina. La proposta corre su due binari, il primo sperimenta i significati possibili della stessa idea, cioè la fusione dall’immagine alla parola e viceversa per ritrovarsi poi  sullo stesso piano. Il secondo, promuove l’interazione del pubblico con messaggi che vengono dati come una sorta di ricette culinarie per affrontare diversi stati d’animo. Le emozioni ricevute dal fruitore  dei dipinti variano a seconda della propria fantasia, del suo sentire e del suo stato d’animo, mentre le poesie – anche se con qualità ludica – mantengono sempre una alta proprietà letteraria.
Questo è il terzo progetto intrapreso da Lema e Della Giovanna, che nel 2011 hanno presentato nella  Biblioteca La Croce ed ai  Il Cocci (Italia) una serie di opere che includono pittura e  poesia, il tutto con un collegamento Web per  facilitare  l’interazione tra gli spettatori di  Napoli e di Buenos Aires. Quest’anno, ad Aprile, la mostra Senza rumore, scambi tra Napoli e Buenos Aires è stata presentata presso OUM’S a Buenos Aires alla presenza dei due artisti, ed ha ricevuto ampio consenso da parte di pubblico, critica e stampa hispano-americana. Dal 27 settembre al 10 ottobre la mostra verrà allestita al Castel dell’Ovo a Napoli, con incursioni sonore e video e la collaborazione di artisti di altre nazionalità, per poi spostarsi per essere a Salerno al Palazzo Genovesi a novembre. A gennaio emigrerà a Buenos Aies e a febbraio sarà presentata a Rosario in Argentina.

GUIDO DELLA GIOVANNA comincia ad esprimere la propria vocazione artistica negli anni ottanta, coltivando l’interesse per la fotografia ed il teatro. Alla fine degli anni novanta si concede totalmente alla pittura. Pur nella loro diversità, Khalo – Paladino – Warhol , sono stati i suoi primi ispiratori. In seguito, la conoscenza artistica di Ryuichi Sakamoto gli rivelerà un mondo espressivo ed un modo di fare arte che non abbandonerà più. Nel 2000 la prima mostra Dal fondo del mare  (gli elementi del mare che tendono alla superficie verso la scoperta di una nuova possibilità), cui seguiranno My favourite things (nel ricordo di versi e note musicali) Foglie (ogni foglia un essere umano alla ricerca di rami e radici); Ningen Jinrui (il bambino e la zanna di elefante come metafora di un  miglior futuro possibile).Nel 2005 Noi siamo soli, un percorso su legno e tela, confortato dall’antica arte ceramica giapponese del raku, tra solitudine e solarità, continuamente “in costruzione”, non finito e non de-finito, come continuamente è da costruire, giorno per giorno, il viaggio umano verso un universo di SOLI non fittizzi, ma reali e concreti.Nel 2005 e 2006 presenta 00/06, il punto di arrivo di un viaggio virtuale effettuato con tele, legni, pennelli e colori nelle emozioni, culture, sogni e speranze ma è soprattutto il punto di partenza verso un futuro  sconosciuto tutto da costruire facendo del passato il trampolino da dove iniziare una riappropriazione delle prerogative positive del genere umano. Ama collaborare con altri artisti e nel 2007 presenta a Napoli nel Castel dell’Ovo 3 stanze +1 composta da 3 serie di lavori “Missing Picture” serie di foto e dipinti realizzati con la fotografa giapponese Yoshiko Ikeda , “Mandalaremix” con la collaborazione della ceramista Rosalba Sardi e “Emotionalvoyager” quadri sulle emozioni della vita quotidiana in totale 48 lavori. Traendo ispirazione dal mare realizza nel 2008 Il silenzio sul mare presentata con il patrocinio del Comune di in vari luoghi. Dal 2009 Guido Della Giovanna inizia a sperimentare un nuovo modo di comunicare e con Stones esperimenta la pittura sulle e con le pietre che lo porterà nel 2010 a presentare Tutto è compreso nel prezzo… non solo dipinti ma anche installazioni, l’inaugurazione a Napoli nella Sala delle Prigioni Castel dell’Ovo a Napoli, luogo scelto dall’artista per la sua particolarietà tufacea.  Nel 2011 e con GOLD mostra presentata alla Bibl Croce di Napoli e poi presso I COCCI (Napoli), si apre un altro ciclo interessante, la sperimentazione della fusione di poesia con pittura, e questa avviene con la scrittrice e poetessa argentina Ana Lema, che con un collegamento web, all’inaugurazione, ha letto dei suoi poemi.

ANA LEMA è nata in Argentina, in 1973. Autrice di poemi, raccoti, saggi, articoli giornalistici e traduzioni. Giornalista. Laureata in inglese dall’ Università di Cambridge (Inghilterra). Ha pubblicato (poesie): “Babilonia” (2002), “Mapas” (2004), “Words. Images and Poems” poemi (spagnolo-inglese) con interpretazione fotografica di: Steffan Jones (Inghilterra, 2005-06). “Antologia de la Actual Poesía Argentina”(2003), “Pequeña Antología de la Poesia Argentina”(libro y objeto de arte, 2005) “Poesía, Filosofía y Sociedad” (2009) “Itinerarios.  Polo Norte, Polo Sur” (2011,inedito).  Fra il 2005 e il 2010 ha partecipato dai eventi internazionali sulla letteratura e sull’arte, tra questi:“Festival Latinoamericano de Poesía. Salida al Mar” (Instituto Goethe de Argentina),Fra il 2005 e il 2010 ha partecipato dai eventi internazionali sulla letteratura e sull’arte, tra questi: “Festival Latinoamericano de Poesía. Salida al Mar” (Instituto Goethe de Argentina),“El Objeto Reducido” CCEBA (Centro Cultural de España en “Feria Internacional del Libro de Buenos Aires”, “Feria Internacional del Libro de Edimburgo” (Escocia),“Hispanic International Book Festival of Houston” (USA).

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