Primitive, la mostra sui sogni dei giovani tailandesi

Primitive (I'm Still Breathing
Primitive (I’m Still Breathing)

 

Apichatpong Weerasethakul Primitive, 2009. Photo: Chai Siri © Kick the Machine Films and Illuminations Films)
Apichatpong Weerasethakul Primitive, 2009. Photo: Chai Siri © Kick the Machine Films and Illuminations Films)

Nabua è un villaggio del Nord della Thailandia. Qui un gruppo di giovani viene ripreso nella vita quotidiana e nel progetto di costruzione di un’astronave che diventa strumento simbolico per immaginare un futuro diverso ma anche luogo di ritrovo e di fuga dalla realtà. I ragazzi sono i protagonisti di un racconto che si snoda attraverso otto video, un’installazione che raccoglie due proiezioni e il libro d’artista Cujo.  Tutto questo ed altro ancora è il Primitive, la mostra di Apichatpong Weerasethakul (Bangkok 1970), artista e regista thailandese tra i più influenti della sua generazione. L’esposizione è stata inaugurata il 7 marzo 2013 e si chiuderà il 28 aprile 2013 presso l’HangarBicocca, lo spazio milanese voluto da Pirelli.

La mostra – Il progetto, curato da Andrea Lissoni, consiste in un percorso tra cinema e suono, interviste- documentario e clip musicali, in un mix di generi artistici e linguaggi che dà luogo a un’opera corale in cui coesistono differenti modalità di visione: contemplativa e distratta, immersiva e fugace, intima e condivisa. Narrazione contemporanea in cui si incontrano elementi biografici e riflessione storica, cultura giovanile e spiritualità, atmosfere oniriche e critica sociale, Primitive è anche un’occasione per interrogarsi sull’attuale condizione di fruizione delle immagini nell’epoca dell’apparente sparizione delle sale cinematografiche e della diffusione dei film in rete. Allestita in un buio quasi totale, l’installazione è pervasa da un’atmosfera magica e misteriosa che si snoda tra i poli opposti di luce e ombra, silenzio e rumore, gioia di vivere e peso della memoria: il percorso, che inizia con una solare immagine di ragazzi in corsa, si sviluppa tra luci e bagliori, silenzi e suoni improvvisi, per poi concludersi con una scena notturna nel villaggio spopolato, squarciato da fulmini improvvisi e abitato da enigmatiche apparizioni. L’esposizione è accompagnata da Mysterious Objects – Una notte con i film di Apichatpong Weerasethakul, un evento di HB Public che Pirelli dedica alla città: dal 22 al 23 marzo HangarBicocca rimane “acceso” dalla sera alla mattina, trasformando il quartiere in un punto di attrazione per tutti coloro che amano il cinema ma anche in un luogo in cui incontrarsi, confrontarsi e vivere l’esperienza dell’arte e della cultura in modo inusuale e collettivo.

Apichatpong Weerasethakul Primitive, 2013 Installation view HangarBicocca Photo by Agostino Osio Courtesy Fondazione HangarBicocca, Milan
Apichatpong Weerasethakul Primitive, 2013 Installation view HangarBicocca Photo by Agostino Osio Courtesy Fondazione HangarBicocca, Milan

Per la prima volta tutta la produzione del grande regista e artista thailandese verrà proposta in versione originale con sottotitoli in italiano e proiettata nei formati originali grazie alla presenza di una sala cinematografica con proiettore a 35 mm nei grandi spazi di HangarBicocca: un viaggio notturno attraverso i film di Weerasethakul, definiti dalla critica “oggetti misteriosi”, proprio per l’impossibilità di ricondurli a un genere precostituito. Apichatpong Weerasethakul, invitato come artista all’ultima edizione di documenta a Kassel e vincitore con il suo lavoro di regista per ben due volte a Cannes (Premio della critica nel 2004 e Palma d’Oro nel 2010), è considerato sia in ambito cinematografico sia artistico uno degli autori più importanti dell’ultimo decennio, grazie alla sua capacità di integrare nello spazio formati, dimensioni, fonti visive e sonore diverse, costruendo nuove forme di visione delle immagini in movimento.

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