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Prato, culla del Rinascimento: da Donatello a Lippi

Madonna della Cintola (Assunta con Santa Margherita, donatrice, San Gregorio magno, San Tommaso, Sant'Agostino e l'arcangelo Raffaele con Tobiolo) Museo di Palazzo Pretorio, Prato
Madonna della Cintola (Assunta con Santa Margherita, donatrice, San Gregorio magno, San Tommaso, Sant’Agostino e l’arcangelo Raffaele con Tobiolo) Museo di Palazzo Pretorio, Prato

“Non si può capire il Rinascimento senza conoscere Prato”. Ad affermarlo è uno dei più grandi maestri del Rinascimento Italiano, Keith Christiansen. La Prato del 1400, infatti, era un’officina d’arte, dove lavoravano, per la Fabbrica del Duomo, molti talentuosi artisti. Uno su tutti Filippo Lippi, degno successore di Donatello e Paolo Uccello, amato dal Vasari tanto da essere definito uno dei più singolari maestri del suo tempo. Lippi lavorò, sotto la protezione della famiglia dei Medici, nella Cappella Maggiore del Duomo di Prato, creando dei capolavori di inestimabile valore. Un ciclo di affreschi che l’artista dipinse tra gli anni Cinquanta e Sessanta del 1400. Oltre che per il suo talento, il maestro è ricordato anche (all’epoca era frate) per la sua scandalosa storia d’amore con suor Lucrezia Buti. Dalla travolgente e duratura passione nacque Filippino, pittore anche lui, che dopo la morte del padre fu guidato da Botticelli. I due amanti però non si sposarono mai, nonostante Papa Pio II li sciolse dai voti. I tratti somatici della bellissima Lucrezia sono riprodotti in diverse opere ma soprattutto nel dipinto più significativo di Lippi: la Madonna con la Cintola, la quale sarà al centro di una mostra suddivisa in sette sezioni e allestita proprio a Prato, presso il Museo di Palazzo Pretorio che è stato recentemente restaurato e che aprirà i battenti proprio con questa esposizione.

Filippo Lippi Madonna col Bambino Museo di Palazzo di Pretorio, Prato
Filippo Lippi
Madonna col Bambino
Museo di Palazzo di Pretorio, Prato

L’evento, a distanza di secoli, vuole far rivivere uno dei periodi più magici della storia dell’arte, attraverso un percorso che comprende non solo opere di Lippi ma anche altri capolavori. Fra questi meritano particolare attenzione l’Assunta di Zanobi Strozzi, che giunge a Prato da Dublino, e la Pala di Faltugnano del Maestro della Natività di Castello, un seguace di Lippi. La Pala si trova presso il Museo dell’Opera di Prato, ma la predella è divisa tra il National Gallery di Londra e la Johnson Collection di Philadelphia. Un percorso di poesia, ideato da Roberto Piumini, arricchisce questo suggestivo evento dell’autunno/inverno italiano. Ritornano, dunque, a Prato dal 13 settembre 2013 e fino al 13 gennaio 2014  alcune opere significative per la città, esposte in diverse gallerie e in alcuni musei del mondo. La mostra, intitolata “Da Donatello a Lippi. Officina Pratese”, è curata di Andrea De Marchi e Cristina Gnoni Mavarelli ed è stata voluta dal Comune di Prato, con la collaborazione di diversi Enti, fra cui la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, la Fondazione Cassa di risparmio di Prato, e MondoMostre.

m.i. 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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