ECOCUCINA, ECCO COME RISPARMIARE E ESSERE FELICI

Edizioni Gribaudo, 248 pagine, 14,90 euro

Anche il cibo ha un lato B. Gustoso, inaspettato, tutto da valorizzare. Perché gambi, bucce, torsoli, foglie, lische possono trasformarsi in piatti golosi e raffinati. Ma non chiamateli scarti: lo sapevate che le foglie di carciofo hanno un sapore delizioso? E che della zucca non si butta via niente, nemmeno la buccia? Non ci sono solo le “parti nobili”, da mettere in pentola (e in tavola). Ecco, allora, quello che fa per voi: non solo un libro di ricette particolari e gustose, ma un vero e proprio manuale controcorrente. Ecocucina della eco-foodblogger Lisa Casali è una vera rivoluzione domestica: per una cucina “senza sprechi, sana, saporita, che permetta di risparmiare anche più del 20 per cento sulla spesa”. E allora, scrive l’autrice, “si tratta solo di imparare le tecniche di base: dopo, come me, non sarete più capaci di buttare via le foglie esterne dei carciofi o i gambi degli asparagi”. Anche perché “non è necessario cambiare drasticamente il proprio stile di vita – spiega Lisa Casali sul suo blog ecocucina.org – è sufficiente modificare qualche abitudine per ridurre la propria impronta ecologica”. E nel farlo, c’è da giurarci, ci prenderete gusto. Primo, non sprecare. Sapevate che secondo uno studio del 2011 pubblicato dalla Commissione Europea nel nostro continente scartiamo un terzo del cibo che produciamo? E cioè, gli scarti alimentari procapite sono 179 chili all’anno? Con tutte le conseguenze ambientali, economiche e sociali che ne derivano. Ecco. Ecocucina vi guiderà passo dopo passo alla scoperta di nuove abitudini. Poco per volta, perché – precisa l’autrice – quel che vi serve è solo un po’ di tempo. E qualche trucco. Per esempio: compratevi una buona pentola a pressione. “Il risparmio di energia è infatti pari al 50%, quello di acqua a circa il 20%. In un anno questo risparmio si traduce in una significativa riduzione delle bollette”. E ancora: riutilizzate l’acqua di cottura, scegliete la pentola e il coperchio giusto e cucinate anche con la lavastoviglie. Sì: sfruttando il calore dell’acqua di lavaggio mentre si lavano piatti e stoviglie sporchi. Fatte queste premesse, preparatevi a imparare le ricette più inaspettate. Ricette per ogni ortaggio o frutto con scarti: per ognuna è indicato il costo e il livello di risparmio che si può ottenere. Ma la vera sorpresa è preparare piatti belli e buoni è possibile: perché le parti scartate sono spesso più ricche, dal punto di vista nutrizionale, delle parti “nobili”. E con queste si possono realizzare ricette colorate e fantasiose, ricche di sapore. Una cucina gustosa e in sintonia con l’ambiente che, spaziando dallo stuzzichino al piatto importante, può trasformare qualsiasi momento della giornata e qualsiasi occasione: dal pranzo in ufficio al menu delle feste, dalla merenda al party di compleanno. Tra le ricette troverete le crocchette di baccelli al sesamo, il risotto agli agrumi preparato con le bucce di arancia e limone, le cocotte di porri e croste di grana, l’insalata di patate con crema di foglie di ravanello, il cocktail al sedano e zenzero, i petali di pesca canditi e tante altre idee. Buone, ecologiche. E low cost.

Lisa Casali è una giovane eco-foodblogger con due grandi passioni: l’ambiente e la cucina. Laureata in Scienze Ambientali e con un Master in Management Ambientale, Lisa Casali lavora come specialista in rischi derivati dall’inquinamento e, nel tempo libero, come chef non professionista. Il suo blog ecocucina.org, dove l’autrice – con il soprannome di “Lisca” – dispensa ricette e consigli per ridurre l’impatto ambientale in cucina e preparare ricette usando gli scarti, è un cult. Con Gribaudo ha già pubblicato La cucina a impatto (quasi) zero e Cucinare in lavastoviglie. Tiene la rubrica La Cucina Eco-nomica all’interno del programma Uno Mattina in famiglia di Rai 1 ogni sabato alle 7.52 ed è protagonista di una nuova serie di Gambero Rosso Channel, Zero Sprechi, in onda ogni martedì alle 22. Collabora con diverse riviste e quotidiani come Lifegate o Il Fatto quotidiano, dove tiene un blog dedicato al cibo e all’alimentazione dal punto di vista ambientale.

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