Che i buddy movie piacciano è ormai risaputo, perché – mettendo al centro una coppia di amici con background e personalità diversi – danno valore all’amicizia nel suo significato più autentico oltre le divergenze e le reciproche impossibilità. Ma non è questo che rende Zootropolis 2 avvincente, è piuttosto la sua capacità di cogliere l’essenziale, ponendo al centro l’individuo che però agisce in uno spazio collettivo per un bene comune e con un profondo senso civico. E lo fa attraverso il linguaggio universale della migliore cinematografia d’animazione. La forza evocativa del disegno, la capacità di usare i codici e i sottocodici delle favole (che ricordo non sono fiabe), e la simbologia del serpente rendono questo cartone animato unico nel suo genere oltre che profondamente innovativo.
La trama è semplice, ma d’effetto. Gli spettatori sono chiamati a seguire, con pathos, il viaggio avventuroso dei due protagonisti, i detective Judy Hopps e Nick Wilde, una coniglietta che timoroso ha ben poco e una volpe che ha messo a tacere le sue qualità predatorie. Siamo nella città di Zootropolis, dove gli animali convivono pacificamente andando oltre i loro istinti. Ma non tutto è come sembra, perché alcuni potenti felini tramano nell’ombra. I due detective dovranno risolvere il misterioso caso di un rettile (ricordiamo che questi sono stati banditi dalla metropoli) che sta mettendo a soqquadro la città. Riusciranno i due a risolvere il caso mantenendo salda l’amicizia? Lo scoprirete in sala.
Insomma Zootropilis 2 non fa rimpiangere il prequel, anzi lo valorizza ulteriormente. Diretto Jared Bush e Byron Howard, il nuovo film d’animazione fa divertire con profondità e acume.
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