Tutto quello che vuoi: recensione

Tutto quello che vuoi recensione – Nel nuovo film ancora una volta Francesco Bruni si occupa di adolescenza e dello scontro/incontro tra generazioni diverse e lontane. Lo fa con una certa concretezza, superando molti luoghi comuni. Lo sguardo del regista, tuttavia, è poco partecipativo. Come se Bruni volesse non tanto coinvolgerci quanto documentare, per descrivere una storia qualunque eppure così densa di significati nella sua semplicità.

Tutto quello che vuoi recensione

I vecchi e i giovani (tanto per citare il romanzo di Luigi Pirandello) di oggi sono agli antipodi, forse più di quanto lo erano i nostri genitori e i nostri nonni, perché le cose, rispetto a cinquant’anni sono molto cambiate. Per Alessandro, interpretato da Andrea Carpenzano, il poeta Giorgio (Giuliano Montaldo) diventa l’occasione per riscoprire alcune parti di sé e per riappacificarsi con esse. Anche i suoi amici capiscono che per vivere non bisogna per forza delinquere.

Tutto quello che vuoi è un film di formazione, che ci insegna molto sulla vita con uno stile semplice e non smielato. Bruni non vuole stupire. Vuole, piuttosto, farci comprendere che gli anziani sono un valore aggiunto e non un limite per una società che vive troppo nell’apparenza. Alessandro bada a Giorgio, un poeta finito nell’oblio, e si affeziona a quest’uomo che, pur soffrendo di Alzheimer, ha molto da raccontare. Cercando qualche difetto, lo troviamo senz’altro. Ci sono dei pezzi mancanti nella pellicola che però la nostra fantasia riesce a colmare.
Tutto quello che vuoi recensione

Il Cinema è spesso fatto d’incontri che sono come una sorta di momento iniziatico per i personaggi principali. Pensate per esempio a film come Scoprendo Forrester con Sean Connery nel ruolo di uno scrittore di successo e Rob Brown nei panni dell’apprendista Jamal dotato di un grande talento per la scrittura. O ancora… pensate a Il postino con Massimo Troisi che interpreta un uomo disoccupato, figlio di pescatori. Anche qui l’incontro con Pablo Neruda cambierà il suo approccio alle cose, insegnandogli molto. Insomma, Francesco Bruni non si sottrae a questo leitmotiv che è il valore aggiunto del suo nuovo film. Di seguito il trailer di Tutto quello che vuoi.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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