Teatro e disabilità, a Firenze in scena “Amalia e Basta”

amalia_05Nel corso del 2012 ha vinto il primo premio Monologhi “Sipario-Autori Italiani” e il primo premio Testo Teatrale “InediTO-Colline di Torino”, mentre nell’anno precedente si era già aggiudicato il secondo gradino del podio nel concorso drammaturgia “Teatro e disabilità” 2011. Lo spettacolo “Amalia e Basta” andrà in scena al Teatro Cantiere Florida di Firenze con un’unica data: sabato 1 marzo a partire dalle 21 salirà infatti sul palcoscenico fiorentino Silvia Zoffoli, interprete nonché autrice e regista della pièce. Parte di Traversar Confini, la rassegna di teatro e danza dedicata alle disabilità differenti, il testo della Zoffoli racconta di una giovane donna sorda dalla nascita e del suo percorso, talvolta difficile, di accettazione di se stessa.

amaliaHostess all’interno di un museo, durante una giornata noiosa e che parrebbe non passare mai Amalia si trova a ripercorrere alcune delle tappe fondamentali della sua vita. Tappe, queste, che per molti versi sono comuni a qualsiasi ragazza della sua età, se non fosse per quell’unica caratteristica che la rende “diversa”. Disabilità che potremmo definire “invisibile”, attraverso il racconto di Amalia, spesso da risvolti tragicomici, lo spettatore proverà a comprendere il significato della sordità, una diversità non solo rispetto agli udenti ma anche rispetto agli altri sordi. Al centro dello spettacolo, quindi, l’interiorità di Amalia, il suo rapporto con le altre persone, i sentimenti come l’amore e l’amicizia, ma anche lo studio, il lavoro e, soprattutto, la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità, caratteristiche che, come per ogni singolo individuo, descrivono la sua unicità. «Questo – commenta l’autrice – vale per la sordità come per qualunque altra condizione dell’essere umano: accettarsi ed essere accettati per quelli che si è significa vivere una contraddizione costante fra la ricerca di un’identità precisa e l’insoddisfazione nel non trovarne mai una univoca. Probabilmente – conclude – c’è un po’ di Amalia in ognuno di noi».

Info: www.teatroflorida.it

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