Staminali, a “Le Iene” il medico che si è sottoposto alla cura

©Daniele Barraco - Nella foto Ilary Blasi e Teo Mammucari
©Daniele Barraco – Nella foto Ilary Blasi e Teo Mammucari

Questa sera, 5 maggio 2013,  alle 21.20 nell’ambito de Le Iene Show, il programma di Italia Uno, andrà in onda l’intervista a Luca Merlino, direttore vicario dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia, affetto dalla Sma5. Grazie al decreto Balduzzi, che consente la ripresa delle terapie con le cellule staminali a chi le aveva iniziate prima dello stop, il medico – che da fine ottobre 2011 si è sottoposto alla terapia con le cellule staminali con il metodo Stamina facendo tre infusioni su 5 – è ora in attesa di essere richiamato per finire il ciclo.

L’ufficio stampa di Mediaset ci ha fornito uno stralcio dell’intervista, realizzata da Giulio Golia, che vi proponiamo.  Il servizio integrale andrà in onda domani nella puntata de “Le Iene Show”, in prima serata su Italia 1.

Giulio Golia: «Ha avuto qualche beneficio dalle infusioni?»

Luca Merlino: «Beneficio direi di sì…Penso che proseguirò, perché ritengo che il mio organismo sia stato sollecitato in modo corretto da questa terapia, quindi penso che se mi daranno l’opportunità di finire le mie infusioni lo farò…Un anno e mezzo fa pesavo 20 kg di meno, ma non perché ero a dieta. Per cui di sicuro il risultato migliore che posso rilevare su di me è quello…Ho riiniziato a poter usare le braccia come riuscivo ad usarle 10-12 anni fa…».

Sugli effetti delle cellule staminali, il medico aggiunge: «Mentre i farmaci vanno su una causa specifica, le cellule staminali hanno degli effetti che, tra virgolette, possono essere utili un po’ per tutte le patologie, hanno un effetto di stimolazione, protettivo, stimolano le altre cellule, per cui probabilmente l’unica cosa che dovrebbe fare anche Stamina sarebbe quella di adeguarsi a quello che è il metodo scientifico e di provare a stilare due o tre protocolli per le patologie principali. È un suggerimento che io darei, che probabilmente contribuirebbe molto a smorzare, se non a far cessare, le critiche. Per il resto ritengo che la terapia non sia nociva, almeno per me, ma poi ci sono anche articoli scientifici per cui le staminali mesenchimali hanno dimostrato di essere delle cellule safe, diciamo».

Golia: «Lei si è sentito una cavia?»

Merlino: «No, assolutamente, anche perché prima di ogni procedura c’è un consenso informato molto approfondito. Per cui direi di poter escludere assolutamente che io sia stato trattato come cavia».

Sulla chiusura dei laboratori dove venivano praticate le infusioni con il metodo Stamina presso gli Spedali civili di Brescia da parte dell’Aifa e dei Nas,  Merlino aggiunge: «Gli Spedali Civili di Brescia, penso di poter dire in base alle conoscenze che ho, che sono uno degli ospedali migliori che abbiamo in Lombardia e anche in Italia, per cui escludo che ci possa essere una questione di scarsa competenza in generale in quell’ospedale, soprattutto anche in questo ambito, per cui, sono tranquillo anche da quel punto di vista».

Inoltre, sulla normativa che equipara le cellule staminali a dei farmaci, il medico  dichiara: «Bisognerà probabilmente a freddo, quando magari questa confusione cesserà, cercare di cambiare la normativa; equiparare le cellule staminali, che sono comunque un materiale biologico, ai farmaci, che sono sostanze chimiche, è un po’ sbagliato, ritengo. Diciamo che questa vicenda, oltre che i risultati per la salute, ha rimesso a tema questa normativa che nasce in Europa che equipara le cellule staminali a dei farmaci. Nasce un po’ tutto da lì il problema».

 

 

 

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