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Rosaura, “la vedova scaltra”, rivive con Ester Cantoni

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Rosaura, una donna dallo sguardo lungimirante, è la protagonista de “La vedova scaltra”, la commedia scritta da Carlo Goldoni nel 1748. La rappresentazione nel corso dei secoli è tornata in scena rivista e riadattata in base ai costumi e agli usi dei tempi. Dal 14 febbraio, fino al 9 marzo prossimo, a Roma, presso il Teatro di via Ostiense 190 (da martedì a sabato, alle 21, e la domenica alle 17) Rosaura rivive nell’allestimento di Ester Cantoni, nel ruolo anche della protagonista. Ed è proprio la regista/attrice che ci conduce dietro le quinte dello spettacolo della Compagnia dei Borghi, partendo da un parallelismo tra Rosaura de “La vedova scaltra” e Mirandolina de “La locandiera”: «Entrambe sono nelle condizioni di poter decidere del loro futuro affettivo e sociale, perché sono libere economicamente. Questi due personaggi, infatti, parlano al pubblico di oggi e pensano in chiave moderna. Goldoni dovrebbe essere rappresentato di più, poiché la sua drammaturgia non è solo bella, dal punto di vista stilistico, ma è soprattutto attenta all’aspetto psicologico dei personaggi, in particolare delle figure femminili», spiega la Cantoni a Cultura & Culture. Rosaura, dopo aver trascorso la propria vita chiusa tra le pareti domestiche, con la vedovanza si ritrova di colpo ragazza, ma non ha l’ingenuità di un’adolescente: «Questa donna mette alla prova la veridicità dell’affetto dei suoi spasimanti, per verificare la loro fedeltà e coerenza», precisa la regista che ha ambientato la commedia negli anni Venti del secolo scorso.

La vedova scaltra

 

LOCANDINA«Il personaggio di Rosaura è piuttosto complesso: lei, che è vedova, sola e non è più giovane, s’interroga sul suo ruolo di moglie e donna, così la sera di Carnevale si traveste per provare la fedeltà dei suoi pretendenti». Il Teatro nel Teatro, dunque. Rosaura fa un’analisi molto lucida dei suoi spasimanti e studia una strategia di approccio per avere delle certezze. «Proprio per questo, interpretarla è stato piuttosto faticoso», sostiene la regista. Questa commedia dunque è parte integrante della tradizione teatrale italiana, perché, oltre a raccontare la società settecentesca, è ancora attuale per gli argomenti trattati. Chi non ha mai provato l’incertezza di Rosaura? Tutte ci siamo sentite vulnerabili, almeno una volta nella vita, e quindi abbiamo cercato una via per difenderci. La Cultura autentica, dunque, grazie a questo spettacolo si manifesta nel Teatro. Ma che cos’è la Cultura per Ester Cantoni? «La Cultura è un vestito che indossiamo per entrare in contatto con gli altri – dice -. Quest’abito ci consente di essere nel mondo e con il mondo, attraverso le varie espressioni artistiche. Essa ci eleva e ci mette in relazione con una società che migliora. E il Teatro, che è parte integrante della Cultura, è spettacolo dal vivo, il quale arricchisce sia il pubblico sia gli attori». Interpreti e platea si armonizzano così tra loro mediante rappresentazioni come “La vedova scaltra”.

Info aggiuntive: Dal 25 aprile al 2 maggio “La vedova scaltra” sarà allestita a Parma. Le musiche e le luci della commedia sono di Bruno Ilariuzzi, mentre l’impianto scenico e i costumi sono curati da Clara Surro. La comunicazione è affidata a Patrizia Grossi. Attori: Ester Cantoni, Giuseppe Renzo, Pierre Bresolin, Andrea Zanacchi, Riccardo Balestra e Francesco Siggillino.

Per lo spettacolo di Roma contattare: 06 59606102.

Maria Ianniciello

 

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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