Roma, si festeggiano i riconoscimenti al Cinema

Anija – La nave di Roland Sejko
Anija – La nave di Roland Sejko

Due riconoscimenti importanti per il nostro cinema, festeggiati in esclusiva al Nuovo Cinema Aquila a Roma. Tre serate, a partire da oggi alle 20.30, fino a mercoledì, per celebrare la consegna a Luce-Cinecittà un 2013 straordinario, con il recente David di Donatello ad ANIJA – La nave di Roland Sejko e il Nastro d’Argento a TERRAMATTA, di Costanza Quatriglio. Si porteranno in sala i due titoli dei film e i due registi incontreranno il pubblico insieme a Gianni Amelio, ospite d’eccezione per l’evento. L’occasione non è solo quella di festeggiare due prestigiosi riconoscimenti al cinema italiano, ma, anche soprattutto, dare la possibilità, per chi non lo ha fatto, di scoprire  due capolavori che hanno lasciato un segno deciso in quest’annata di produzione cinematografica che hanno visto concordi critica e interesse del pubblico. Entrambe le produzioni toccano temi forti: il racconto personale di un evento, forse il più importante della storia italiana degli ultimi 20 anni, e una storia del 1900 scritta da chi mai aveva scritto. Due opere che in modo diverso hanno dimostrato come il documentario oggi in Italia sappia unire qualità a emozioni, e che un cinema di ricerca e sperimentazione, senza supponenze, sappia raggiungere il cuore – oltre che la testa – degli spettatori. Questo il senso dei due premi ad Anija e Terramatta, che Luce-Cinecittà rilancia con passione al pubblico delle sale.

Terramatta, di Costanza Quatriglio
Terramatta, di Costanza Quatriglio

Per chi non ha ancora visto i film/documentari ecco una breve sinossi.

Anija – La nave di Roland Sejko – Nei primi giorni di marzo del 1991, all’orizzonte della costa Adriatica dell’Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano hanno segnato l’inizio di quello che sarebbe stato chiamato “l’esodo degli albanesi”. La metafora biblica non era, questa volta, un’esagerazione, mai nella storia del dopoguerra si era vista una fuga collettiva di quelle dimensioni. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, 20 anni dopo?Questo è il racconto di una fuga e di un viaggio, nella ricostruzione dei tre grandi esodi degli albanesi. A differenza di altri documentari che si sono occupati del tema concentrandosi sull’arrivo, questo si focalizza soprattutto sulla partenza della nave, cercando di capire le ragioni della fuga, e raccontando per la prima volta “l’arrembaggio” delle navi.

Terramatta, di Costanza Quatriglio – Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d’Italia  in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode.

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