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Elemental: il significato del cartone della Pixar-Disney

Elemental: recensione e significato (+5)

C’è un’immagine che mi ha accompagnata fedelmente durante tutta la visione del nuovo film d’animazione della Pixar-Disney, Elemental. Ed è l’immagine – (descritta da James Hillman ne Il codice dell’anima) della ghianda che ha in sé l’idea della quercia che diventerà. Questa metafora ci dice che ciascuno di noi ha in sé l’immagine di ciò che sarà, sia nel corpo che nella vocazione che non può essere plasmata ed indirizzata dalle mode del momento né dalla tradizione di famiglia. Guai ad ostacolare questa spinta evolutiva che ci pervade. Questo concetto può essere ampliato ed applicato anche sulla Natura.

In realtà non possiamo impedire, col nostro piccolo IO, al fuoco di sprigionare la sua energia né all’acqua di rompere gli argini, né possiamo fermare il vento impetuoso. Il nostro IO e la nostra volontà non hanno il controllo né sulle nostre emozioni né sugli altri né sul pianeta. Possiamo imparare a gestire la forza che crea e distrugge dentro e fuori di noi, assecondando l’energia vitale tramite l’amore, che unisce gli opposti, ma non possiamo in alcun modo ostacolarla con le nostre teorie, i nostri giudizi e le nostre idee limitanti. Ciascuno ha la sua via da percorrere. La nostra strada si interseca con altre strade per defluire e trovare un significato che va oltre l’individualità. L’ideale sarebbe creare uno spazio collettivo in cui ciascuno possa essere se stesso a proprio modo, accogliendo la diversità che ci abita e che conseguentemente abita l’altro per farne il nostro valore aggiunto. “La tua diversità cosa mi racconta? Come mi aiuta a evolvere? Come possiamo crescere insieme, l’uno per l’altro? Come posso aiutarti senza volerti controllare?”. Passeremmo così dall’IO al NOI.

Questo film, come per La sirenetta, parla la lingua del nostro tempo mettendo al centro il pianeta con i suoi quattro elementi (fuoco, acqua, terra e aria), per incentivare l’intelligenza emotiva in un percorso che conduce all’empatia. Elemental è in verità un cartone animato carico di simboli e di significati. Commuove, appassiona, diverte.

Trama di Elemental

Siamo in quel di Element City.  La fiamma di Ember (la doppiatrice italiana è Valentina Romano) si accende e sprigiona un’energia molto distruttiva. La ragazza deve però imparare a respirare per indirizzare e trasformare la sua energia. Quando riuscirà a trovare la calma nella tempesta il padre andrà in pensione e le affiderà il proprio negozio. Ma un giorno la ragazza conosce l’acquatico Wade (il doppiatore italiano è Stefano De Martino). Mentre Ember fatica a piangere e scioglie tutto ciò che tocca, Wade è molto emotivo, piange e si commuove ma sa anche essere spiritoso perché il suo elemento gli permette di adattarsi. I due si innamorano. Riusciranno a convincere la famiglia di Ember e soprattutto riusciranno a far convivere la diversità che li caratterizza traendone forza ed andando oltre le strade tracciate dagli altri?

Qui il trailer

Un po’ come Inside Out

Elemental, come Inside Out o Luca, ancora una volta apre a più riflessioni sul significato della vita umana e sullo spirito contorto del nostro tempo che è caratterizzato da un super IO annichilente che antepone la performance e la popolarità a ciò che è davvero importante: l’ESSENZA. Il cartone è diretto da Peter Sohn. Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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