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L’uomo sul treno: recensione, trama e trailer del film con Liam Neeson

Sembra che la cinematografia contemporanea abbia un certo debole per le storie ambientate sui treni. Ricordate Assassinio sull’Oriente Express? E La ragazza del Treno? Sì? No? Se non li avete visti vi consiglio di farlo perché sono due ottimi thriller. L’uomo sul treno The Commuter rientra in questa categoria di film. La pellicola è uscita al cinema il 25 gennaio 2018 ed è oggi possibile vederla sulle varie piattaforme streaming; ogni tanto poi viene trasmessa in Televisione, sia sul digitale che sul satellitare.

L’uomo sul treno: recensione

Liam Neeson, l’attore veterano dei film d’azione, questa volta veste i panni di Michael McCauley, sessantenne che è stato licenziato, perché costa troppo alla sua azienda. Scopriamo che aveva lasciato il distintivo da poliziotto anni prima per una vita più tranquilla e s’intravedono in Michael le tracce dell’ex agente segreto della CIA Brian Mills (nda della serie di film Taken), solo che a differenza di quest’ultimo il nuovo personaggio di Neeson si mostra più insicuro e la sua battaglia non è personale ma collettiva; nello specifico l’uomo lotta per una causa sociale che riguarda non la sua famiglia – per la quale nutre certo un profondo affetto  – bensì i passeggeri del treno.

L’uomo sul treno

Una donna affascinante e misteriosa gli dà il gravoso incarico di cercare una persona che è sul convoglio e che custodisce un oggetto rubato. Ci riuscirà? Riuscirà Michael a capire qual è la cosa giusta da fare, mostrando di essere ancora scattante?

L’uomo sul treno è dunque un film a metà strada tra il già citato Assassinio sull’Oriente Express e Unstoppable – Fuori controllo, nel quale Denzel Washington veste i panni di Frank, un macchinista costretto alla pensione che mostrerà ai suoi datori di lavoro quanto l’esperienza conti più della giovane età. Michael e Frank si somigliano in questo.

L’uomo sul treno

La società di oggi è sempre più in balia del tempo come il coniglio bianco di Alice nel Paese della Meraviglie. Di conseguenza considera l’anzianità un limite anziché un valore aggiunto e, quindi, la produttività (si evince dai discorsi del broker) ha la meglio sull’aspetto umano. Eppure proprio tra la classe media si nascondono gli eroi della porta accanto che ogni giorno, tra sacrifici e momenti di tenerezza, fanno di tutto per riuscire a pagare il mutuo e per dare ai figli una vita dignitosa, istruendoli nelle scuole migliori.

L’uomo sul treno, diretto da Jaume Collet-Serra, non è uno di quei film d’azione che passerà agli annali ma con le sue sequenze movimentate, il ritmo al cardiopalmo e una serie di colpi di scena riesce a tenere alta l’attenzione dello spettatore sino alla fine. Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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