GOSSIP GIRL E LA FINE DI UN’EPOCA

Si conclude questa sera, martedì 5 febbraio 2013, Gossip Girl, la serie che va in onda il martedì in prima serata alle 21.15 su MYA – Mediaset Premium. 

Termina dopo sei stagioni il teen drama che dagli Stati Uniti all’Europa è diventato un vero e proprio fenomeno generazionale. La serie, basata sugli omonimi libri di Cecily Von Ziegesar, è stata ideata dal “papà” di “The O.C.” Josh Schwartz e in questi anni ha raccontato le vicende di un gruppo di ragazzi della lussuosa Upper East Side di Manatthan. La cosiddetta Blackberry-Generation passata non senza traumi dalla Fifth Avenue alla recente crisi economica.

Lanciato in America nel 2007, uno dei teen drama più amati e chiacchierati di sempre ha travalicato il piccolo schermo per diventare oggetto di culto e discussioni, oltre a lanciare un gruppo di giovani interpreti, verso la celebrità. Nel corso degli anni, a trarre vantaggio dal successo del teen drama sono emersi: Blake Lively è ormai costantemente sulla copertina di Vogue, nonchè musa di stilisti come Karl Lagerfeld e ricercata da grandi registi del calibro di Oliver Stone; Leighton Meester è una delle attrici più gettonate dai tabloid, esempio di stile ed eleganza per moltissime teenager in tutto il mondo; Taylor Momsen è diventata leader del gruppo rock sempre più in auge The Pretty Reckless; Ed Westwick è stato testimonial per il noto stilista tedesco Philipp Plein e nel gennaio scorso si è unito al cast del film di Clint Eastwood “J.Edgar” in cui recita accanto a Leonardo Di Caprio; Chace Crawford è stato recentemente scritturato, insieme a Cameron Diaz e Jennifer Lopez, in “Che cosa aspettarsi quando si aspetta”, adattamento cinematografico dell’omonimo bestseller (a maggio nelle sale cinematografiche).

La serie prevede un finale al fulmicotone e svelando la misteriosa identità della blogger che dà il titolo al telefilm, colei che per anni ha pubblicato online segreti, pettegolezzi e vicissitudini del gruppo di ragazzi protagonisti. Il merito del teen drama è di aver segnato una vera e propria epoca; quella degli smartphone, dei social network, quello insomma di un nuovo tipo di comunicazione che oggi, come sei anni fa, non smette di svilupparsi nel bene e nel male.

 

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