A PORDENONE LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO

A Woman of Affair, Greta Garbo

Nonostante il momento di crisi e il problema della riduzione dei finanziamenti che accomuna le Giornate del Cinema Muto a numerosi altri eventi culturali, per la 31a edizione, che si svolgerà al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone dal 6 al 13 ottobre 2012, il direttore David Robinson ha preparato un programma che si preannuncia fra i migliori di sempre, con eventi orchestrali, celebrazioni importanti – il bicentenario dickensiano in primis – e nuove scoperte presentate in anteprima mondiale. Ciò nella convinzione che solo mantenendo intatta la qualità della proposta e anzi cercando di migliorarla costantemente, le Giornate possano continuare a raccogliere riconoscimenti e consensi. Fra le più recenti attestazioni di stima, va ad aggiungersi alla classifica di Variety che ha inserito le Giornate nei 50 eventi cinematografici imperdibili al mondo, la dichiarazione – ripresa da gran parte della stampa italiana – del neo-direttore del Festival di Roma, Marco Müller, secondo cui le Giornate sono il festival più importante d’Italia dopo Venezia.

GLI EVENTI MUSICALI – La FVG Mitteleuropa Orchestra, che eseguirà gli accompagnamenti della serata inaugurale e di quella finale. Il film prescelto per la conclusione, sabato 13, A Woman of Affairs (1928) di Clarence Brown, con Greta Garbo e John Gilbert, sarà inoltre replicato domenica 14 nell’ambito del programma musicale del Teatro Comunale Giuseppe Verdi. L’apertura, sabato 6 ottobre, è invece affidata alla divertente commedia di King Vidor The Patsy (1928), con Marion Davies e Marie Dressler, all’epoca votato da Chaplin come migliore film dell’anno. A Pordenone sarà proiettato con la partitura composta dalla musicista olandese Maud Nelissen. In occasione dei seicento anni della nascita di Giovanna d’Arco, mercoledì 10 ottobre sarà proiettato nel Duomo di San Marco uno dei capolavori del cinema, La passione di Giovanna d’Arco (1928) di Carl Theodor Dreyer. La nuova partitura composta da Touve Ratovondrahety per organo, coro, violoncello solista, trombe e tromboni, sarà eseguita dal Coro San Marco e da elementi dell’Orchestra San Marco di Pordenone.Un altro appuntamento musicale è “A Colpi di Note”, che accompagneranno le comiche con Stan Laurel e Oliver Hardy, We Faw Down (1928) e Liberty (1929), entrambe firmate da Leo McCarey.

GLI EVENTI SPECIALI – Proprio nel momento in cui Martin Scorsese con il suo Hugo Cabret ha fatto conoscere al grande pubblico il nome e l’opera di Georges Méliès, è venuta alla luce – e sarà presentata a Pordenone in anteprima mondiale dalla Cinemathèque française – una copia a colori di quello che è probabilmente il suo film più bello. Realizzato nel 1902 è una frizzante e spiritosa versione del Robinson Crusoe di Defoe. Un’altra prima mondiale per le Giornate, risultato sempre di uno storico restauro della cineteca parigina, è la presentazione del Phono-Cinéma-Théâtre, meraviglia tecnologica e una delle attrazioni di maggior successo dell’Esposizione di Parigi del 1900, che fu un vero trampolino di lancio per l’invenzione dei Lumière e un’importante vetrina per le sperimentazioni sul suono e sul colore.

CHARLES DICKENS, “PADRE” DELLA SCENEGGIATURA CINEMATOGRAFICA – Sono un centinaio i film muti tratti dalle opere di Charles Dickens (1812-1870) non  solo in Inghilterra e negli Stati Uniti ma anche in molti paesi non anglofoni come Italia, Francia, Germania, Ungheria, Russia e Danimarca. In occasione del bicentenario, le Giornate propongono la più ampia rassegna di film muti su soggetti dickensiani, inclusi i primi due film tratti dalle sue opere, che saranno proiettati in pubblico per la prima volta dopo oltre un secolo: The Death of Poor Joe di George Albert Smith, e Mr Pickwick’s Christmas at Wardle’s di Robert Paul, entrambi realizzati nel 1900. Durante le Giornate sarà allestita al Teatro Verdi la mostra “Charles Dickens in Italia”, curata da Laura Minici Zotti e realizzata in collaborazione con il Museo del Precinema di Padova.

Ancora tantissimi gli eventi in cartellone, dai film muti di Anna Sten, una delle grandi attrici del cinema mondiale, al “Canone rivisitato, un’esplorazione pluriennale dei capolavori che hanno decretato la fama del cinema muto, a Keystone 100, una piccola selezione di lungometraggi degli anni Venti. Ancora: Selig Polyscope, gli innovatori dimenticati; l’animazione tedesca; il cinema delle origini; i tesori del cinema italiano;  i film riscoperti di recente e restaurati. Come sempre, alle retrospettive si affiancheranno, oltre alla già citata mostra dedicata a Charles Dickens, la Jonathan Dennis Memorial Lecture e gli appuntamenti quotidiani con le lezioni musicali delle Pordenone Masterclasses e con i seminari del Collegium.

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