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Le donne, tra insicurezze e sensi di colpa

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Quando si prende un impegno, è buona abitudine mantenerlo, perché in caso contrario si perde di credibilità. Questo concetto è valido in ogni situazione, anche per un appuntamento con un amico; dimenticare di aver fissato un incontro è segno d’incuria e di mancanza di rispetto non solo verso l’altra persona ma anche per se stessi. Eppure, in alcuni momenti siamo impossibilitati a mantenere l’impegno per circostanze che non dipendono dalla nostra volontà e che di solito noi definiamo contrattempi. Ebbene, anch’io ieri sono caduta nella trappola del tanto temuto imprevisto e ho dovuto rimandare a oggi la mia rubrica. Un episodio, per una persona precisa e pignola come me, imperdonabile. Rigidità mentale o senso di colpa? Nessuno dei due, semplicemente precisione. In realtà sono solo consapevole di non aver mantenuto una promessa fatta.

Molte donne, più degli uomini, vivono nel costante senso di colpa e non sanno rallegrarsi per un buon risultato ottenuto, come per esempio un successo sul lavoro. Rinchiuse nella prigione che hanno edificato, sono in costante attesa del giudizio. Perché? Noi donne crediamo di meritare ben poco e spesso pensiamo di essere legittimate solo con un uomo al nostro fianco. Uno schema mentale acquisito durante l’infanzia e che ci è stato tramandato da secoli. Il senso di colpa- che nasce dal bisogno di essere apprezzate dai genitori, dal partner, dagli amici, dal capo o dai nostri dipendenti- non va confuso con la precisione, una caratteristica delle persone di successo che hanno anche una solida autostima e di conseguenza non sentono la necessità di ricevere continuamente l’approvazione altrui. Il bisogno di essere sempre accettate rende le donne malleabili e perciò poco adatte alla leadership, perché, quando si dirige un gruppo, si devono prendere decisioni impopolari ma necessarie per la sopravvivenza dell’intero team. Per avere successo nel lavoro e nella vita privata, è indispensabile rafforzare l’autostima. Solo così potremmo essere dolci come una mamma e autorevoli come un capo, senza perdere il rispetto altrui. Amiche, lavorate su voi stesse, credendo di meritare la fiducia di chi vi è accanto (non l’approvazione), e i vostri sogni si realizzeranno.

In bocca al lupo a tutte!

Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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