LAVORO, «LA SVOLTA DALLE FONTI RINNOVABILI»

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L’indagine – Da un’indagine Istat, relativa al mese di gennaio 2013, si evince che gli occupati sono 22 milioni 688 mila, in calo dello 0,4 per cento (-97 mila unità) rispetto a dicembre 2012. Su base annua si registra una diminuzione dell’1,3 per cento (-310 mila unità). Il calo dell’occupazione riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione è pari al 56,3 per cento, in calo di 0,3 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 999 mila, aumenta del 3,8 per cento rispetto a dicembre (+110 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 22,7 per cento (+554 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,7 per cento, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a dicembre e di 2,1 punti nei dodici mesi.

Confindustria – A commentare i dati è Confindustria che dichiara: «In controtendenza rispetto alla situazione congiunturale in cui l’occupazione continua a diminuire, crescono le assunzioni nel settore delle energie rinnovabili». Per il settore delle energie rinnovabili si parla, affermano da Confindustria, di oltre 250mila nuovi posti di lavoro attesi da qui al 2020, distribuiti tra varie figure professionali a diverso titolo impegnate nel comparto. «Si tratta – osserva Confagricoltura – di opportunità lavorative molto interessanti soprattutto per i giovani, oltre tutto in un settore in forte espansione, nonostante la crisi e le difficoltà delle aziende», conclude Confindustria.

 

 

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