IL 32,7 PER CENTO DEI GRILLINI È DI SINISTRA

Grillo a Bologna -- foto di Franco Buttaro --
Foto Franco Buttaro

Il Movimento Cinque Stelle rappresenta una novità nell’arena politica ed elettorale italiana, ma anche un fenomeno di indubbio interesse sul piano dell’analisi sociale. Per tale ragione il Censis ha realizzato un’indagine su un campione di partecipanti alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale a Roma in Piazza San Giovanni venerdì 22 febbraio i cui risultati, seppur parziali e limitati, possono offrire spunto per la comprensione di questa formazione politica.

Un primo dato significativo è che l’85,6% dei partecipanti alla manifestazione, intervistati dal Censis, erano intenzionati a votare Cinque Stelle: erano, infatti, elettori dichiarati (55,1%), militanti (14,2%) o indecisi ma orientati a votarlo (16,3%). Minoritaria è risultata la presenza motivata da curiosità o da esclusivo interesse per la dialettica anche spettacolare del leader Grillo, ma senza adesione politica.

La scelta di voto per il Movimento Cinque Stelle è motivata, soprattutto per i più giovani, dalla speranza che questa formazione politica possa offrire una possibile soluzione della crisi che sta attraversando il Paese (61,6%), mentre per il restante 38,4% è un’espressione di protesta.

Resta forte la delusione verso la politica tradizionale e la conseguente necessità di dare uno scossone a un sistema “marcio”, anche grazie a una significativa presenza in Parlamento di rappresentanti del Movimento in grado di mettere in difficoltà i politici tradizionali, giudicati inadeguati.

Internet e social network risultano i principali veicoli informativi utilizzati dalla maggior parte dei votanti (65%) per entrare in contatto con il movimento, anche se solo il 2,1% dichiara di aver partecipato a consultazioni on-line.

Come ogni movimento di rottura del quadro politico preesistente, le basi “ideologiche” non sono immediatamente riconducibili alla geografia basata sull’asse destra/sinistra. Infatti, il 48,6% degli intervistati nella piazza romana che dichiarano il voto per i Cinque Stelle si proclama estraneo a una collocazione politica definita con quello schema. Un ulteriore 32,7% si dichiara di sinistra, un 7,9% di centro-sinistra; meno intensa la presenza di chi si sente di destra o di centro-destra, pari al 10%.

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