“I due volti di Gennaio”? Seduzione e sangue, ecco il moderno noir

La recensione, la trama e il trailer del film “I due volti di Gennaio”, uscito al cinema il 9 ottobre

I due volti di Gennaio

Lui, lei e l’altro e il noir è pronto! Anche se a colori, anche se girato oggi. “I due volti di Gennaio”, il film tratto dal libro di Patricia Highsmith e diretto dal regista iraniano Hossein Amini, ha una trama che promette bene e che incuriosisce gli appassionati del classico noir, quel genere cinematografico che si diffuse negli anni Quaranta e Cinquanta e che traeva la sua forza da alcuni elementi, quali per esempio le angolazioni distorte, la mancanza di bilanciamento delle immagini, la profondità di campo e l’illuminazione in chiaroscuro. Intendiamoci ne “I due volti di Gennaio” per ovvi motivi tutto questo manca. I tempi sono cambiati e le tecnologie anche ma l’asse portante resta lo stesso di allora, tanto da rendere questo film un buon noir. Certo, qualche spettatore potrebbe anche annoiarsi. La prima parte è piuttosto lenta: i tre personaggi principali si conoscono, si scrutano e si muovono in un climax ascendente. I colori sono quelli del giallo tenue (i due coniugi sono vestiti di chiaro).

I due volti di Gennaio

I due volti di GennaioE non manca la donna fatale che qui seduce con una certa delicatezza e ingenuità, quasi inconsapevolmente, ammaliando l’altro e dando il via a un gioco di seduzione che per il marito diventa sempre più insostenibile man mano che si procede con l’azione. L’omicidio è secondario, perché qualcosa di non svelato, di oscuro e di misterioso ha la priorità su tutto, rendendo il destino dei protagonisti ineluttabile.

Siamo negli anni Sessanta, in Grecia. Due coniugi statunitensi, Chester e Colette (interpretati da Viggo Mortensen e Kirsten Dunst), incontrano una guida turistica di origini americane, Rydal (Oscar Isaac). La coppia però ha lasciato gli Stati Uniti perché lui è un losco uomo d’affari che ha truffato i suoi creditori. Quando un detective li raggiunge in Grecia, nella camera dell’hotel in cui alloggiamo, Chester uccide accidentalmente il poliziotto. Rydal, stregato da Colette, decide di aiutare moglie e marito a fuggire. Il triangolo amoroso così ha inizio, in un clima di menzogne e di morte che aleggiano tra i ruderi della Grecia antica, affascinante, proprio come la prima donna de “I due volti di Gennaio”. Proprio come Colette. Chester e Rydal si somigliano più di quanto sembra, sono dopotutto i due volti di una stessa medaglia: accecati dalla passione sono legati da un vincolo che nemmeno la morte può spezzare…

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Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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