Calcio, Roma Ti amo: quando la squadra ispira una mostra

Francesco Totti - Foto di Luciano Rossi
Francesco Totti – Foto di Luciano Rossi

Solo coloro che hanno vissuto a Roma nel periodo in cui l’As Roma (la squadra di calcio) vinse l’ultimo scudetto (2001) possono capire quanto il Calcio conti per questa città. Quanta energia uomini, donne, bambini e ragazzi spendono nel guardare una partita di “pallone”, perché per i romani, non laziali, la magica Roma è unica e insostituibile. 86 anni di storia…86 anni di vittorie, ma anche di amare sconfitte, di grandi campioni che hanno fatto la storia del Calcio italiano e non solo. Questo sport, per gli appassionati, è magia, e perché no…potrebbe anche essere arte. Dopotutto calciatori come Francesco Totti sanno emozionare i tifosi con i loro tocchi vellutati, i loro dribbling, i loro assist. E proprio per questo il Calcio si è fatto arte per un breve periodo grazie all’esposizione “Roma Ti amo – La Mostra”, allestita dal 18 febbraio fino al 20 luglio 2014 presso la Factory Pelanda (Ex Mattatoio di Testaccio). L’esposizione ripercorre la storia dell’As Roma con più di settanta cimeli e altro materiale, tra cui un’istallazione che certo non passa inosservata e che è stata realizzata da Cesare Inserillo. In particolare si tratta di un grande calcio balilla che consente al visitatore di vivere un’esperienza unica, proprio come se si trovasse in un campo di calcio, accerchiato dai suoi amati calciatori. La mostra, che è curata da Nicolas Ballario, è stata organizzata da Arthemisia Group, con la collaborazione dell’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale.

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L’evento farà dunque vivere  ai romani, ai pendolari e ai turisti – che magari vogliono conoscere in maniera più profonda e completa gli usi e i costumi della capitale d’Italia (i quali passano anche attraverso questo Sport) – il passato e il presente di una squadra considerata un patrimonio per la città. Il catalogo della mostra è curato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.

Per info e approfondimenti: http://www.asroma.it/romatiamo

Maria Ianniciello

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