ALL’ESAME DEL CONGRESSO I MEMO SUI DRONI

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Sarà ascoltato questa sera dal Congresso degli Stati Uniti John Brennan, nuovo capo della Cia, chiamato a fornire più di qualche spiegazione sul memo riservato elaborato l’estate scorsa dal Dipartimento della Giustizia e pubblicato qualche giorno fa in esclusiva dalla NBC. Nel documento si delineano i termini legali in base ai quali il governo Usa può ordinare l’uccisione di suoi cittadini all’estero, qualora vengano ritenuti «alti dirigenti operativi» di Al Qaeda o di una sua «forza affiliata».

Lo scoop messo a segno dall’emittente americana ha sollevato più di qualche domanda circa la legalità di queste operazioni, che violerebbero i diritti umani, ma è anche servito a fare chiarezza su strike come quello avvenuto nel 2011nello Yemen ai danni di Anwar al-Awlaki, islamico radicale ma cittadino statunitense ucciso da un drone. Secondo il documento reso pubblico dalla NCB, il Governo non avrebbe bisogno di prove certe di un imminente attacco ai danni dei cittadini americani per procede all’eliminazione di soggetti ritenuti pericolosi.

Brennan, considerato il massimo teorico della strategia delle esecuzioni mirate attraverso i droni, sarà chiamato questa sera a illustrare i motivi che hanno spinto il Dipartimento di Giustizia a giustificare l’uccisione di bersagli statunitensi. La decisione di Obama di autorizzare la consegna dei documenti riservati e di farli esaminare dalle commissioni Intelligence di Camera e Senato ha lo scopo di coinvolgere il Congresso nella messa a punto di una cornice legale per l’uso dei droni.

Quello dell’uso dei droni per uccidere cittadini americani non è l’unico scoop di questi giorni. Prima il New York Times e poi il Washington Post hanno rivelato che gli Stati Uniti utilizzano da due anni una base segreta in Arabia Saudita, nella quale sono schierati droni per i raid contro esponenti di spicco di al-Qaeda in tutta la Penisola Arabica e in particolare nello Yemen. La notizia, che in un primo momento non era stata diffusa, rischia di compromettere sia il dibattito circa l’impiego dei droni da parte dell’amministrazione Obama sia i rapporti tra Washington e Riad per quanto riguarda la lotta ad al-Qaeda in quella regione.

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