David Bowie: quando la musica è avanguardia

David Bowie
David Bowie

La metamorfosi è la sua professione, lui è David Robert Jones, in arte David Bowie, nato a  Londra l’ 8 gennaio 1947 e noto in tutto il mondo come uno degli artisti più poliedrici e versatili della scena musicale. Bowie è il protagonista di una carriera costellata di micropicchi in alto e in basso in un microcosmo di cui solo e soltanto lui conosce i meccanismi.  Cantautore, polistrumentista, attore e compositore Bowie è “uno, nessuno e centomila”. Attivo dalla metà degli anni sessanta, egli ha attraversato sei decenni reinventando se stesso, la propria musica e la propria immagine.  Ziggy Stardust, Halloween Jack e The Thin White Duke sono solo alcuni dei personaggi da lui creati così come sono tantissimi i generi musicali a cui si è dedicato nel corso degli anni: dal folk acustico all’elettronica, passando attraverso il glam rock, il soul e il krautrock.

david 2Al ritmo di un disco all’anno, Bowie è passato dalle pantomime glam all’elettronica del periodo berlinese. Dalle ballate spaziali, al rhythm’n’blues, al funky alla dance. Dagli show multimediali alle incursioni sul set. Dandy caduto sulla terra, maschera ambigua che ha stravolto i dettami del rock e ne ha sfruttato  i meccanismi tra indiscussi capolavori, fortunati azzardi e clamorosi flop, Bowie è, a 40 anni dal suo esordio, ancora un’artista indecifrabile. Attraverso la sua concezione del rock come “arte globale” Bowie si è concesso una serie di contaminazioni con il teatro, il music-hall, il mimo, la danza, il cinema, il fumetto, le arti visive. Il suo linguaggio del corpo è carico di intensità drammatica, il glam rock col rossetto è stato  il suo forte, Ziggy Stardust il plastic rocker, l’ alieno caduto sulla terra lo rese  il messia di una rivoluzione rock ma dopo un breve lasso di tempo era già diventato il Duca Bianco, un aristocratico dal look ambiguo e inquietante.

David-BowieUn essere algido e aristocratico sul quale Bowie sfogherà tutte le ossessioni del periodo. Il primo passo verso il baratro coincide con l’uscita di “Let’s Dance” (1983). A scandalizzare la critica fu il suo passaggio alla più frivola delle branche musicali: la dance.  Distratto dagli innumerevoli interessi extramusicali e appagato dal successo planetario raggiunto, Bowie passa con disinvoltura dal palco al set, dalle feste dei vip alle mostre d’arte.

Per celebrare i suoi primi 66 anni, l’artista è uscito nuovamente  allo scoperto con un nuovo album intitolato “The Next Day” (2013), a 10 anni esatti dall’ultimo lavoro in studio “Reality”.
A suggellare l’evento, una grande mostra allestita al Victoria And Albert Museum di Londra (fino al 18 luglio),  contenente 300 oggetti provenienti direttamente dal suo archivio privato di New York: lettere, disegni, fotografie, abiti e curiosità esclusive potranno, forse, aiutare i fan di tutto il mondo a comporre il puzzle definitivo di un’entità ancora da scoprire.

Raffaella Sbrescia

Video: “Ashes to Ashes”

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