Internazionale a Ferrara, cronaca di un successo

©Francesco Alesi
©Francesco Alesi – Il momento della chiusura del Festival

Ferrara è una città moderna, con servizi efficienti, e allo stesso tempo tranquilla. Qui la vita scorre più lentamente che altrove o almeno questa è la mia prima impressione. Con il suo meraviglioso Castello Estense, ci accoglie e ci ospita in un weekend freddo, di inizio ottobre, dove gli ombrelli colorati insieme alla moltitudine di biciclette sono i coprotagonisti di questa suggestiva città d’arte e di storia.

Dal 4 al 6 ottobre 2013 le location più prestigiose di Ferrara hanno fatto da scenografia per il settimo anno consecutivo al Festival del Giornalismo di Internazionale, il settimanale diretto da Giovanni De Mauro. E – proprio come accade sulla prestigiosa rivista, giunta al ventesimo anno di vita, dove si pubblica il meglio della stampa mondiale – la manifestazione ha riunito nella città degli Estensi le firme più prestigiose del giornalismo internazionale e non solo. La kermesse si è aperta con la quinta edizione del “Premio Giornalistico Anna Politkovskaj” che quest’anno è stato consegnato alla giornalista radiofonica congolese, Chouchoi Namegabe, una donna forte e tenace, come si è evinto dalle sue parole pronunciate in francese nel Cinema Apollo.

@culturaeculture - Il momento della premiazione
@culturaeculture – Il momento della premiazione di Chouchoi Namegabe

Chouchoi Namegabe si batte ogni giorno, nel corso del suo programma radiofonico, per i diritti delle donne e in generale dei congolesi, mettendo il diritto allo Studio al primo posto. L’istruzione purtroppo in un Paese come il Congo non è certo scontata. Il primo panel della manifestazione ha visto sul palco, sempre del Cinema Apollo, Micael Braun del Die Tageszeitung, Dimitri Deliolanes di Ert tv e Stephan Paris del Time. Gli interventi dei tre giornalisti sono stati introdotti e moderati da Enrico Mentana impegnato in un dibattito, intitolato La Bella addormentata, cioè l’Italia vista dalla Stampa Estera, un Paese in balìa di politici inefficienti e riforme impossibili, con cittadini sempre più disillusi.

©culturaeculture - Un momento dell'incontro La bella addormentata
©culturaeculture – Un momento dell’incontro La bella addormentata

Tra gli altri eventi in programma anche dibattiti sul Venezuela, sul Mediterraneo, sulle Donne, sull’Europa, sulla Birmania, sul Medio Oriente e sulla Finanza mondiale, presentazioni di libri e videoproiezioni, nell’ambito della rassegna Mondovisioni, e audiodocumentari, come il reportage prodotto dalla Abc Radio Australia sui Mosuo, una delle ultime società matriarcali del mondo, che si trova in Cina, nella regione dello Yunnan. Tutto esaurito, anche per alcuni operatori della Stampa, per la rubrica con il linguista Tullio De Mauro che presso la Biblioteca Aristotea, sabato 5 ottobre, ha dialogato con Annamaria Testa, dell’Università Bocconi di Milano. Tra gli altri ospiti illustri nomi come Natalie Nougayrède, prima donna al vertice di Le Monde, la giornalista e attivista indiana Mona Eltahawy e Stephen Engelberg, direttore di ProPublica. Gli apputamenti in calendario, soprattutto sabato 5 e domenica 6, hanno registrato quasi il tutto esaurito, come dimostrano le cifre diffuse dallo staff della manifestazione che ha totalizzato nei tre giorni 62.500 presenze, con un incremento del 30 per cento rispetto al 2012.

Tra le altre peculiarità del Festival la presenza di Medici senza Frontiere – l’associazione che, con gli altri Enti nazionali e locali, ha collaborato con lo staff della kermesse – e la traduzione simultanea di alcuni eventi in Lis, la Lingua Italiana dei Segni.

Maria Ianniciello

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