L’ira di Antony nella quarta puntata di Brat Camp

Antony Straccini ©www.mediaset.it
Antony Straccini ©www.mediaset.it

E’ lo scatto di ira soppresso di Antony Straccini al centro della puntata di questa sera di Brat Camp su Italia 2, il docureality in cui otto ragazzi, con difficili problemi relazionali vengono messi alla prova, con una convivenza forzata seguiti da tutor comportamentali e psicologi che impartiscono loro modelli relazionali per smussare il lato aggressivo di ognuno. Nella quarta puntata, l’accampamento di montagna, è stravolto dall’animata discussione tra Antony e Nicolò Conte perché durante le attività di gruppo il primo aveva avuto poco interesse a partecipare scatenando le polemiche del compagno di campo. Una discussione così accesa che fa riscaldare l’animo di Antony al punto tale di cercare di alzare le mani. Fortunatamente riesce a controllarsi mentre Nicolò non raccoglie la provocazione. Antony piange, ma poco dopo si rende conto di aver sbagliato e cerca un confronto più pacato. Una reazione esagerata sembra essere alla base di tutto, così ha commentato l’educatrice Chiara Agosta «in quel momento, si trovava in uno stato di forte stanchezza fisica ed emotiva».

«Nel colloquio avvenuto con me – prosegue l’educatrice – Antony ha capito di aver perso il controllo e di aver aggredito verbalmente Nicolò in modo ingiusto e che i motivi alla base della lite erano futili. Abbiamo rielaborato insieme l’accaduto e lui stesso ha individuato la sua difficoltà nel non sapere gestire la propria emotività e il suo autocontrollo Ho spiegato, infine, ad Antony che, per raggiungere l’autocontrollo di sé, occorre individuare le strategie più consone al proprio carattere. Brat Camp insegna che esistono varie possibilità per credere in se stessi e nell’altro, nonché modalità di sfogo più costruttive».

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