Cristiano Ronaldo a Torino tra voci di corridoio e la paura delle fake news

Era da circa un mese o poco più che si sentivano voci sull’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino. Erano voci. Nulla di più. Quindi, lo scetticismo era palese e anche giustificato sia nei tifosi che negli addetti ai lavori e più volte si è pensato al fatto che questi rumors non fossero altro che fake news o peggio ancora che si riducessero ad una bolla di sapone. Allora a tal proposito mi è sorta la domanda: come può un semplice utente riuscire a ‘barcamenarsi’ nella miriade di informazioni che circolano sul web? Molte di queste sono fasulle e pericolose.

Quando si tratta di tematiche più leggere, come nel caso dell’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino, nulla di sconvolgente perché se la notizia fosse stata smentita i tifosi ci sarebbero rimasti certamente male e gli antagonisti avrebbero esultato ma nessun morto né feriti… tanto per usare un’iperbole. Però, quando le notizie infondate riguardano la salute, la questione diventa molto seria.

Purtroppo gli improvvisati della rete regnano indisturbati e non sempre è facile per l’ignaro utente distinguere ciò che è vero e giornalisticamente attendibile da ciò che non lo è. Sicuramente la credibilità di chi scrive fa la differenza.

Un tempo in Italia bastava che l’autore fosse un giornalista iscritto all’Ordine nell’elenco dei professionisti o dei pubblicisti per star tranquilli. Oggi non è più così perché sono nate figure professionali nuove, come per esempio i blogger, i web writer e gli influencer (anche Cristiano Ronaldo dopotutto lo è, nonostante sia un calciatore, perché riesce a spostare le masse influenzandole). Alcuni non hanno titoli di studio adeguati né hanno fatto una lunga gavetta, però quelli più credibili non si lasciano certo condizionare dal guadagno facile e puntano sempre alla qualità. Li individuerete facilmente e potrete star sereni.

Cristiano Ronaldo a Torino
Cristiano Ronaldo ©Fanpage Ronaldo

 

Bisogna, pertanto, avere la pazienza di verificare non solo il profilo o meglio il curriculum di chi scrive o gira un video ma anche osservare bene la fonte, se è autorevole o meno. Ci sono tuttavia siti più piccoli che riescono comunque a diffondere informazioni di qualità e a volte capita che i portali dei grandi gruppi editoriali si facciano condizionare dalla smania di voler pubblicare velocemente e prima degli altri, a tutti i costi, per un like in più, perdendo però così di valore.

Allora ecco alcune semplici norme per tutelarsi dalle fake news:

  • Leggere il curriculum o il profilo di chi scrive oppure di chi parla in un video
  • Prestare attenzione alla fonte, cioè al portale su cui viene divulgata la notizia
  • Prestare attenzione alla reputazione di chi scrive o parla in un video
  • Prima di condividere sui social, se la notizia è stata pubblicata su un portale di nicchia, accertarsi che il sito abbia una storia medio-lunga fatta di credibilità
  • Nell’articolo o nel video ci sono interviste a personalità di rilievo? Anche questo può fare la differenza
  • Fare una ricerca comparata delle fonti. Se la notizia è stata pubblicata su più siti autorevoli allora è certamente veritiera

 

La capacità di critica è un bene prezioso, coltiviamola e nessuno potrà prenderci in giro manipolandoci e soprattutto mettendo a rischio talvolta la nostra salute. Nel caso dell’arrivo di Cristiano Ronaldo a Torino le voci erano vere e credibili, perché gli articoli erano basati su fonti anonime ma autorevoli. Complimenti alla Juventus per il colpo del secolo.

Maria Ianniciello, giornalista pubblicista e naturopata

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