MADONNA CHE STILE!

Di solito la notte è sempre stata l’amica dei poeti e la nemica dei malati. Alcune volte è proprio la notte che appesantisce la vista e imbottisce la mente di quanti più pensieri, per lo più pessimisti, però. Leopardi, infatti, amava la notte. Io, invece alcune volte preferisco pensare al sole, non al mare, ma preferisco pensare camminando. Così quando il brutto pensiero invade la mente, As Always, mi consolo con le magiche carezze del vento che colpiscono il mio viso. Cammino, guardo: una strada dritta di fronte a me, ai lati distese di campi di grano. Mi predomina intorno il giallo con macchie ingenue di rosso, quel fiore che hanno dipinto tutti ma mai nessuno ne ha davvero colto l’essenza. Mi piaceva confondermi, sapere di essere uno di loro. Adoro la natura, anche se credo non sia un sentimento ricambiato. Penso, penso a me, questa è ora di me, mi sento bene, c’è il sole, io vestito di significato ho deciso di cantare, di ballare, di capirmi. Cullato dalla Strada verso l’orizzonte, vento, sole, fiori e converse bianche che camminano. Cuffie posizionate, la mia amica mente pronta e io pure. Provo il sapore prima di gustarmi il piacere. PLAY. Madonna. Sorriso, movimento sincronizzato con il batterista, voce come da ipnosi nelle orecchie. Hit di successo come l’album dello stesso pezzo. Singolo del 1984, anno in cui Madonna pubblica il suo secondo album, appunto Like a Virgin. Il disco diventa un successo planetario grazie anche al successo dei singoli Material Girl, Angel e Dress You Up, Playlist del mio amico I-pod. Quest’album rappresenta il vero punto iniziale del successo mondiale di Madonna e una pietra miliare della futura strategia di immagine che la star ha adottato nella sua carriera: il frequente cambio d’identità femminile e di stile. L’icona di Madonna muta da sensuale e provocante Like a Virgin ad una Barbie material girl ispirata da Marlyn Monroe. Diventa così la prima artista femminile degli anni. Parliamo degli Anni ’80, i suoi, il tempo in cui il privato diventava pubblico, pertanto, inutile, divenne nascondere le spalline del reggiseno o il colore della biancheria intima. Fu nel film: “Cercasi Susan disperatamente” che l’artista cambia i codici dell’underwear e porta un po’ di spirito punk nell’uniforme di quei tempi, armata di pizzo, guanti e fasce e fiocchi per i capelli che fanno dimenticare il culto della messa in piega. Quindi predominanti pizzi, calze strappate, croci e collane diventarono elementi distintivi del periodo. La Regina del Pop era la mente ma il braccio era stato assegnato allo stylist Maripol Fauque, creatore del suo look nella copertina di “Like a Virgin” influenzando, così le sue mise degli Anni Ottanta e Novanta.

Madonna Louise Veronica Ciccone nata a Bay City il 16 agosto 1958 è una cantautrice, attrice, scrittrice, regista, ballerina, stilista e produttrice molto popolare in tutto il mondo. Internazionale direi. Madonna di nome ma non di fatto. Infatti se il suo brand name fosse stata solo una provocazione credo sarabbe stata poco da ARTISTA o il marketing di una mente poco creativa. Donna infelice di un uomo, credo. Alcuni pensano che il suo TOY boy possa essere nella bibbia: Gesù, in quanto lei paragonabile alla Madre dell’uomo. Io credo che sia solo una signora a cui piace sentirsi tale. E quale signora non si sente lusiganta dalla galanteria di un giovane autista? Una folle. Il nome Madonna, infatti, non è affatto una provocazione o un reale significato dell’artista, ma originariamente una discendenza familiare. Quindi come sua madre, credo sua nonna e tutti i rami femminili dell’albero genealogico della sua famiglia. In un’intervista, l’attrice ha confessato che la prima canzone ad averla colpita in modo particolare da ragazzina è stata These Boots Are Made for Walkin’ di Nancy Sinatra. Da giovane si avvicina alla musica classica, imparando ad amare lo stile barocco, in particolare Mozart e Fryderyk Chopin per le loro “qualità femminili”. «Amavo Marilyn Monroe ma anche Donne come Carole Lombard e Judy Holliday perché sono state incredibilmente divertenti e vedevo in loro me stessa, la mia fanciullezza, la mia intelligenza e la mia innocenza.», afferma. Altra influenza, a livello di immagine per Madonna, è stata Marlene Dietrich che nei suoi anni d’oro ha sconvolto la figura femminile. Mitica. Ricordate il video “Don’t Tell me”? Nel 2000 Madonna si traveste da cowboy, not cowgirl! E fa di questo stylist una bellissima reinterpretazione moderna ma soprattutto uno stile mettibile. Geniale fu l’effetto fango nella parte inferiore dei jeans. Nella mia mente, ancora, le grida di mia madre per le macchie sempre imperfette che mi facevo nelle pozzanghere in campagna da mia nonna. Non riuscivo a capire come avesse fatto lei, prima. In un’altra parte dello stesso video ricordo indossa una camicia nera ecopelle veramente originale ma, credo, introvabile anche allora. Alquanto chic anche la camicia che indossava nella copertina dell’album, ancora non in voga le pailettes. Pioniera di molti stili e di molti indumenti, dice di sé l’artista. Tocco di presunzione? No, a mio parere, semplicemente veritiera. Vi siete mai chiesti dopo quell’affascinante apparizione di Beyoncè in single Ladies, chi fosse la madre di quel body? Vi racconto una storia sull’indumento. Il body è il capo, re, di biancheria intima nato negli Anni Venti del Novecento che divenne un must to have della moda dagli Anni Settanta in poi fino ad oggi per alcune. Le cantanti che potevano, e che oggi possono permetterselo, infatti, non perdono occasione per mostrarsi scosciate e sbracciate, calate in un body super sexy da standing ovation. Come spesso accade, anche in questo caso “Madonna docet”: è stata proprio lei la pioniera, appunto, trasformando il body nella divisa ufficiale del Pop a partire dai primissimi Anni Ottanta. La signora Madonna che ancora oggi, alla faccia dei suoi 53 anni, lei la Regina del Pop non vuole saperne di attaccare il suo body al chiodo, e fa male. Per l’importanza oggi data dalle Show Girl. Come tutte le ragazzine prima o poi diventano Donne di stile e di fatto, anche Madonna ha subito la trasformazione sailor, poi. Infatti oggi la 53enne regina del pop, un autentico camaleonte di stile e tendenze, ha finalmente deciso di abbandonare la sua passione sexy e quindi calze a rete e body super-attillati e di prendere invece ispirazione dall’eleganza senza tempo della duchessa di Cambridge, moglie del principe William.

“È una ragazza deliziosa con un gran senso dello stile”, ha detto la superstar della Principessa. Apro gli occhi, sento odor di fresco, pulito, odor d’Italia la mia terra. Tutti siamo stati bambini e bambine un tempo. Ed è proprio vero tutte le bambine sognano di diventare delle principesse, o perché no indossare la corona ed avere la regalità di una Regina. A volte anche io credo di averlo fatto. Beh però ero piccolo e sognavo i castelli. Madonna ora è grande e il destino come quello di Benjamin Button non esiste. Quindi c’è da aspettarci qualcosa da questa improvvisa voglia di Regalità nel look? Kate attenta potresti trovartela accanto, come rivale però, conoscendo lo Stile. I suoi sono mondi, a parer mio, da scoprire, interpretare e poi con le capacità giuste INDOSSARE. Crico

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